Tempi di nuove stagioni e anche il Teatro Persiani di Recanati apre il sipario alla prosa
In scena lo spettacolo "Non è un concerto" scritto da Pietro Morello e Mauro Simone, liberamente ispirato al libro "Io ho un piano" (De Agostini) di Pietro Morello.
Morello è artista e creator torinese, con oltre 4,6 milioni di follower, che divide la sua vita tra note musicali, missioni umanitarie e attività negli ospedali e come dichiara egli stesso: «Sono follemente innamorato del teatro, si entra e senti un profumo di cultura sulle poltroncine. Quando i social sono esplosi non pensavo potesse esserci un legame così importante con il mondo del teatro. Tutto è stato possibile grazie a Mauro Simone che si è subito fatto avanti per seguirmi nella regia insegnandomi a stare su un palco»
Lo spettacolo prodotto da Midriasi e Compagnia della Rancia si avvale della regia di Mauro Simone, oltre che di un ottimo disegno luci curato da k5600 design e del disegno fonico di Enrico Porcelli.
Insieme a Morello, che in scena suona pianoforte e chitarra acustica, ci sono due validi musicisti che sono Lucia Sacerdoni (violoncello) e Andrea Salvade' (fisarmonica)
Morello a soli venticinque anni dimostra ottime doti attoriali, si muove bene sul palco e sa calibrare la voce nella giusta maniera. Racconta le proprie esperienze a contatto con bambini gravemente malati e con quelli di alcune realtà di guerra con dolore e con dolcezza, alternando momenti drammatici a momenti più leggeri, in un continuo cambio di atmosfere che ha tenuto i presenti sempre coinvolti.
Il senso dell'intera narrazione è una ricerca del significato della vita e della felicità. A contatto con i piccoli e con gli ultimi della terra, Morello non trova la risposta alle domande sull'esistenza, ma è come se, attraverso le loro parole, comprendesse e spiegasse a noi una sorta di "semplicità", di ingenuità, di purezza che riescono a placare il dolore.
Non sono mancati momenti di interazione con il pubblico, che hanno contribuito a creare una specie di empatia fra l'attore e i presenti in teatro, tra cui una riuscita coralità sulle note di "Imagine" di John Lennon.
Teatro sold out, a fine recita lunghi applausi veramente calorosi e ricolmi di affetto.
Marco Sonaglia (Teatro Persiani-Recanati 20 novembre 2024)