Recensioni - Teatro

Sensazioni paradisiache con Germano e Teardo

L'attore al Teatro Piermarini di Matelica

Tantissimi attori nel corso degli anni hanno fatto diventare la lettura della divina commedia un cavallo di battaglia. Basti pensare a Vittorio Gassman, Arnoldo Foà o Carmelo Bene che la rese ancora più immortale, se possibile, sulla torre degli asinelli di Bologna, un anno dopo la strage alla stazione.

Delle nuove generazioni di attori, sicuramente Elio Germano è diventato un punto di riferimento con delle interpretazioni cinematografiche sempre memorabili. Vederlo lontano dal grande schermo e in una dimensione più raccolta come il teatro Piermarini di Matelica, ce lo ha fatto ammirare ancora di più.

La scelta è caduta sul canto XXXIII del Paradiso, uno dei più famosi e poetici. Lo spettacolo è veramente studiato in ogni minimo dettaglio, diventa una vera e propria immersione nella materia dantesca.

La regia di Simone Ferrari e Lulu Helbaek valorizza ogni singola parola, ogni movimento, ogni suono. Il disegno luci, con un uso sapiente di quelle stroboscopiche è curato da Pasquale Mari.

Bellissimi i video artists Sergio Pappalettera e Marino Capitanio, oltre alle scene design di Matteo Oioli, che amplificano ancora di più la potenza dei versi e creano un impatto visivo suggestivo, cinematografico e onirico.

La drammaturgia sonora di Teho Teardo (che si divide tra tastiere, basso, campane) è travolgente. Un mix tra classico e moderno, con ondate sonore di elettronica, dub, industrial e la delicatezza del violoncello di Laura Bisceglia e la viola di Ambra Chiara Michelangeli.

Poi c'è Germano che incarna Dante con una performance vocale e fisica di altissimo livello. Un'attenzione maniacale alla parola che a volte viene amplificata, ripetuta, tenendola ancora più viva e accompagnata da gesti misurati ed equilibrati. La bellezza dei versi trionfa grazie ad una messa in scena molto originale, sperimentale, contemporanea che cattura lo spettatore.

Grandissimo successo a fine recita per i quattro protagonisti.

E se "l’amor move il sole e l’altre stelle”, Dante ci procura emozioni e tocca gli animi.

Questo è il compito dei poeti immortali.

Marco Sonaglia

 

Paradiso XXXIII

di e con Elio Germano

drammaturgia Elio Germano

drammaturgia sonora Teho Teardo

con Laura Bisceglia (violoncello) e Ambra Chiara Michelangeli (viola)

regia Simone Ferrari e Lulu Helbaek

disegno luci Pasquale Mari

video artists Sergio Pappalettera e Marino Capitanio

scene design Matteo Oioli

(Teatro Piermarini-Matelica 21 gennaio 2024)