Intensa prova della compagnia guidata da Filippo Dini
Contro le scogliere più scoscese l’onda s’infrange con maggior violenza! E allora cosa c’è di meglio che un incesto inconfessabile? Là dove supponiamo che non esista? Poi tradimenti biechi, ingarbugliati e labirintici? Filippo Dini, regista e protagonista, ha reso la commedia di Cocteau un affresco plautino, con l’amarezza che serpeggia insieme al riso.
Una famiglia chiusa e avulsa da qualsiasi contatto esterno, preda di ossessioni e pensieri che si accartocciano su loro stessi. La realtà umana è terribile!
Una madre, Yvonne, innamorata del figlio.
Un figlio, Michel, innamorato di Madeleine.
Un padre, Georges, fedifrago amante di Madeleine.
Madeleine che ama entrambi.
La voce del coro è quella di Leonie, la zia. Sorella di Yvonne e ex fidanzata di Georges.Dissacrante, lucida, pragmatica; ordisce e muove i familiari come fossero burattini. Splendida!
Un intreccio feroce e tragico: tutti cercano di spezzare i fili dell’ordito, e il prezzo è altissimo.
L’intera vicenda si svolge quasi sempre attorno e nel letto di Yvonne. Grande espediente scenico: il letto, la scena del crimine, dove tutta ha inizio e fine. Il letto che rimanda inesorabilmente all’abbandono euripideo nella Medea.
Un letto vestito di bianco, ago della bilancia che determina i malati equilibri del carrozzone.
Da vedere! Le interpretazioni sono superbe!
A cura di Edwige Mormile
Filippo Dini regista e interprete
Milvia Marigliano
Mariangela Granelli
Giulia Briata
Cosimo Grilli
Scene Maria Spazzi
Costumi Katarina Vurkecic
Luci Pasquale Mauri
Musiche Massimo Cordovani
Produzione TST Teatro Nazionale Fondazione Teatro Napoli Teatro Bellini Teatro Stabile di Bolzano