Recensioni - Teatro

Torino: superbo allestimento de Le Supplici di Euripide

Regia di Serena Sinigaglia

Dramma dell’esaltazione di Atene e delle sue intuizioni democratiche.

La democrazia mostra le sue crepe, ci dice Teseo, cerca il compiacimento delle masse e manca di educazione; l’elemento del contendere è la restituzione dei cadaveri dei Sette per poter dare seguito alle esequie. La scena si apre a Eleusi di fronte all’altare di Demetra, le Supplici, madri degli eroi morti chiedono la clemenza di Teseo.

Grigie, sofferenti, levano al cielo i lamenti, il dolore di chi resta e seppellisce i figli.

Sono sempre gli sconfitti, Adrasto, il vecchio re di Argo, che suggeriscono la verità: “la vera vittoria sta nell’arrendersi a sé stessi”

Teseo dovrà intercedere con Creonte, e solo nuovamente una guerra porrà momentaneamente fine, i corpi verranno restituiti, Evadne si getterà sul rogo dove il suo sposo, Capaneo è stato cremato.

Cosa ci dice Euripide? Che l’uomo senza la maledizione della guerra non sa stare, che ci saranno sempre madri che seppelliranno i loro figli e il loro strazio non è di monito per nessuno.

Si celebreranno gli eroi caduti nel V sec. a.C. così esattamente come oggi.

Superbo l’allestimento, luttuoso, metateatrale: le sette attrici rappresentano a turno le madri, il Coro, gli altri personaggi: Matilde Facheris, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Virginia Zini, Sandra Zoccolan, Debora Zuin.

L’Astra, d’altronde, è il migliore teatro sperimentale d’Italia.

Bellissimo.