Recensioni - Teatro

Verona: Alessandro Preziosi indaga Van Gogh

L'attore napoletano interpreta un insolito testo di Stefano Massini

Prosegue la stagione teatrale al Teatro Nuovo di Verona con un testo del drammaturgo italiano Stefano Massini: “Vincent Van Gogh – L'odore assordante del bianco”. Lo spettacolo è stato prodotto nel 2018 da Khora Teatro e dal Teatro Stabile d'Abruzzo.

Il testo indaga uno degli ultimi periodi della vita di Van Gogh, quello della sua permanenza nella clinica di Saint-Rémy-de-Provence, dove il pittore decide volontariamente di entrare dopo l'episodio del litigio con Paul Gaugin e la mutilazione dell'orecchio. Massini prende spunto da questa circostanza per creare una drammaturgia incentrata sulla presunta pazzia di Van Gogh che nel testo si trova rinchiuso nella clinica suo malgrado. Egli è sottoposto a cure psichiatriche invasive, cosa che non è supportata dalla realtà storica. Vincent van Gogh si immagina di parlare con il fratello, chiede di essere liberato, di poter tornare a dipingere, ha manie persecutorie nei confronti di medici e infermieri e alla fine della piéce viene “salvato” dalla comprensione del Dottor Peyron che gli permette di tornare ad una vita quasi normale.

Il regista Alessandro Maggi, in collaborazione con Marta Crisolini Malatesta che firma scene e costumi, inquadra la vicenda in un'asettica stanza completamente bianca, ove Van Gogh è limitato all'interno di una pedana inclinata, espressione fisica e metaforica dello stato di prigionia. Il regista organizza coerentemente le scene si mette al servizio della drammaturgia senza essere troppo invasivo.

Alessandro Preziosi, presente in scena dall'inizio alla fine, ci regala una pregevole prova di attore, interpretando la pazzia di Van Gogh con una buona dose di tecnica e un controllo appropriato della voce, anche se in alcuni tratti sembra cedere eccessivamente al virtuosismo narcisistico. Preziosi è supportato da una discreta compagine di colleghi su cui spicca per accento e prontezza il Dottor Peyron di Francesco Biscione.

Buon successo a fine serata.

(R. Malesci 23/11/19)