Al teatro Carignano di Torino in scena il classico di Ibsen con la regia di Filippo Dini.

Una grande struttura drammaturgica, sentimenti che vanno sulle montagne russe, personaggi con incredibili sfaccettature ma perfetti nel ruolo e, non per ultimo, una ricerca profonda del ruolo della donna nella società, sul senso dei legami affettivi, familiari e sul banco d'accusa, il matrimonio.
Mettere in scena Ibsen avvalora il privilegio di lavorare ad un pilastro della letteratura teatrale e Filippo Dini, interprete oltre che regista, lo fa in maniera eccellente.

Finito di scrivere ad Amalfi nel 1879, il testo affronta tematiche estremamente attuali. Dentro a un matrimonio apparentemente perfetto affiorano, battuta dopo battuta, problemi profondi non risolti, l'accettazione dei ruoli fra coniugi spesso imposti dalla società: maternità, lavoro e sacrifici economici limitano il desiderio di libertà di Nora, trattata da "bambolina" dal padre prima e dal marito dopo. In effetti la protagonista femminile un po' capricciosa lo è, e suo marito glielo ricorda spesso e volentieri senza tanti complimenti. Nora è ricattata a causa di un prestito e una firma falsa, ogni suo sforzo è mirato a risolvere il problema senza che nessuna colpa ricada sul marito fresco di nomina a direttore di banca.Del resto, quel suo gesto illegale fatto anni prima era servito a salvare la famiglia dalla rovina. Un tormento interiore da tenere nascosto a tutti ma un' intricata serie di eventi costringerà Nora a gettare la maschera, confidando nell'amore del marito nei suoi confronti che però reagirà in malo modo, una reazione che non è all'altezza delle sue aspettative.

Anche lo spettatore viene trascinato nel vortice degli eventi e sul finale lecito domandarsi se la conclusione scritta da Ibsen sia da lodare o condannare.
Al centro della scena una grossa quercia buca il soffitto, simbolicamente l'albero della vita o una via di fuga metaforica, arredamento dai colori chiari, nordici. All'inizio dello spettacolo l'atmosfera festosa e natalizia delle lucine scalda il cuore, alla fine un velo gelido di solitudine avvolge tutti, pubblico compreso.
Oltre a Filippo Dini il marito, una perfetta Nora, Deniz Özdogan, Orietta Notari la domestica, Andrea Di Casa l'impiegato, Eva Cambiale l'amica, Fulvio Pepe l'avvocato.

Ripetuti e calorosissimi per tutti gli applausi. E meritatissimi!!! Dopo Torino, Casa di bambola andrà in tournée ad Ancona, Napoli, Bolzano e Pistoia. Da non perdere!!!