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Al Teatro Olimpico di Vicenza il 74° Ciclo di Spettacoli Classici

Dal 23 settembre al 23 ottobre 2021 un articolato programma con la direzione artistica di Giancarlo Marinelli

Il 74° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza con la direzione artistica di Giancarlo Marinelli presenta complessivamente un programma di sette titoli - di cui cinque in prima nazionale - per un totale di 28 repliche a cui si affiancano 3 concerti nel Giardino del Teatro Olimpico (Canto delle Muse), 4 incontri di approfondimento sui Classici a Palazzo Cordellina della Biblioteca civica Bertoliana, 3 appuntamenti del Filò Olimpico nel giardino del Teatro, un evento speciale e un incontro-conversazione sul Teatro Olimpico, organizzato dall’Accademia Olimpica.

La 74esima edizione del Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico è promossa dal Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura, con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e l’Accademia Olimpica; è realizzata con il sostegno della Regione del Veneto, Gruppo AGSM-AIM SpA e Banca delle Terre Venete Credito Cooperativo; si avvale delle collaborazioni di Biblioteca civica Bertoliana, Arteven Circuito Regionale Multidisciplinare, Teatro Nazionale della Toscana “Porta d’Europa”.

I biglietti per gli spettacoli al Teatro Olimpico sono in vendita su www.classiciolimpicovicenza.it.

Gli spettacoli

Il 74° Ciclo dei Classici all’Olimpico sarà aperto dalla prima nazionale de l’Histoire du Soldat di Igor Stravinskij nella versione di Giancarlo Marinelli, qui anche come regista; lo spettacolo sarà in scena al Teatro Olimpico di Vicenza giovedì 23, venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 settembre alle 21.00 (libretto di Charles Ferdinand Ramuz) e avrà come protagonisti Beatrice Venezi, direttore d’orchestra, a guidare l’esecuzione dal vivo dell’ensemble della OTO (Orchestra del Teatro Olimpico), mentre la voce narrante sarà quella di Drusilla Foer, attrice icona di stile e di ironia, nota al pubblico per le sue incursioni televisive e sulla rete e André De La Roche vestirà i panni del Diavolo, oltre ad essere il coreografo dello spettacolo, una coproduzione Savà Produzioni Creative, Teatro Ghione e Orchestra de Teatro Olimpico. 

Appartiene alla sezione Off, tradizionalmente rappresentata in palcoscenici fuori dal monumento palladiano, il secondo titolo, una produzione del Teatro dei Borgia, uno spettacolo per 25 spettatori, tratto da Euripide, drammaturgia di Fabrizio Sinisi, con Christian Di Domenico, progetto e regia di Gianpiero Alighiero Borgia: Eracle l’invisibile in programma da martedì 28 settembre a domenica 3 ottobre (alle 18.00 e alle 21.00, alcuni giorni in doppia recita), sulla Terrazza del Teatro Comunale di Vicenza. Liberamente ispirato al mito greco di Eracle, il forte e l’invincibile per eccellenza, il lavoro affronta il tema della “tragedia della paternità”, la triste vicenda di un padre separato: attraverso una piccola storia della quotidianità, viene rappresentato con forza e verità il sentimento di paura e rabbia che può diventare violenza; ancora una volta un esempio di teatro civile e impegno sociale, tratti che da sempre connotano i lavori della compagnia teatrale pugliese.

Due recite serali e una pomeridiana sono previste per Antigone, una produzione di Tema Cultura in prima nazionale, al Teatro Olimpico venerdì 1 ottobre alle 21.00, sabato 2 alle 21.30 e domenica 3 alle 18.00. Nella rivisitazione della tragedia fatta da Giovanna Cordova, qui anche come regista, è presentato l’eterno conflitto tra giustizia terrena e giustizia divina: la sepoltura dei morti diventa dannazione e maledizione dei vivi, in una guerra di religione e politica che è anche conflitto generazionale, di vecchi contro giovani. In scena ci saranno i giovani attori di Tema Cultura Academy e nel ruolo maschile di Creonte, Ivana Monti, mentre Paola Zuliani sarà Antigone; la coreografia è curata da Silvia Bennett.

Ancora una prima nazionale, ancora una grande tragedia, per il quarto titolo dei Classici, Fedra di Jean Racine, in programma al Teatro Olimpico venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 ottobre alle 21.00 sarà un adattamento curato da Patrick Rossi Gastaldi, che dello spettacolo è anche il regista; nei panni dell’eroina tragica ci sarà Marianella Bargilli, accompagnata da uno straordinario Fabio Sartor, e con Matteo Cremon, “la signora delle scene” Paila Pavese, Silvia Siravo, Leonardo Sbragia, una produzione Aurora Produzioni. Il dramma straziante, che potrebbe svolgersi tranquillamente ai nostri giorni, crea il vuoto assoluto sulla scena; i personaggi per narrare il mito esistono solo il tempo della loro passione, in cui sentimento e concupiscenza convivono, riuscendo ad attuare a volte uno scambio di ruoli. Ma alla fine sarà solo l’anima di Fedra a pagare, confessando la sua colpa, “portatrice del male in ogni angolo del nostro bene”.

Si torna alla sezione Off, sul Palco della Sala Maggiore del Teatro Comunale di Vicenza, con Sirene – l’ultimo incanto, ancora una prima nazionale, con Stefania Carlesso, Patrizia Laquidara e Anna Zago, una produzione Theama Teatro in scena da mercoledì 13 ottobre a domenica 17 ottobre alle 21.00. Si tratta di una scrittura scenica guidata da voce e canto, sulle donne d’acqua del mito, una sorta di magia e incantesimo teatrale: dalla letteratura classica alla cultura delle tradizioni folkloriche, da Edgar Allan Poe alla poesia novecentesca, le tre interpreti proveranno ad umanizzare queste leggendarie e misteriose creature che hanno ammaliato la fantasia di poeti e artisti di ogni tempo.

E ci sarà ancora Racine, protagonista assoluto del classicismo inquieto del grand siècle, nel programma dei Classici 2021 con Ester, potente tragedia di ispirazione biblica portata in scena al Teatro Olimpico dai giovani attori di Tema Cultura Academy e Servane Giol, sabato 16 ottobre alle 21.00 e domenica 17 ottobre alle 18.00. L’opera, presentata in prima nazionale nella raffinata traduzione ottocentesca di Giacomo Zanella, è un omaggio per il bicentenario della nascita del letterato e traduttore vicentino; esalta la figura della regina dell’ebraismo e le sue doti di custode dei valori sacri, un personaggio forte che, nell’allestimento di Giovanna Cordova, è ideato come fusione tra Antigone (la lotta contro il potere) ed Elena (il simbolo della bellezza travolgente).

Il Ciclo dei Classici si chiuderà, nell’anno delle celebrazioni dantesche, con un viaggio in musica, nei cinque canti più noti della Divina Commedia; lo spettacolo è Disco Inferno, Viaggio all’inferno di un’attrice e un dj, in programma giovedì 21, venerdì 22 e sabato 23 ottobre alle 21.00.

L’attrice Lucilla Giagnoni, appassionata narratrice della Commedia, con il dj Alessio Bertallot proporrà i migliori versi della prima Cantica, raccontando le sue figure più conosciute e amate (Paolo e Francesca, Ulisse, il Conte Ugolino, l’Exit), in una sorta di pellegrinaggio a tappe, attraverso la sua voce vibrante e le inaspettate atmosfere sonore create da Bertallot (musicista, cantante e autore), con passaggi dal jazz alla musica elettronica, per condurre gli spettatori infine a riveder le stelle. Perché l’Inferno di Dante è il racconto di un viaggio terribile, ma con la speranza della salvezza.

Ad arricchire il programma del 74° Ciclo dei Classici al Teatro Olimpico ci sarà anche un racconto musicale con le suggestioni dei suoni delle tradizioni, presenti nelle tragedie in scena: saranno i tre concerti del Canto delle Muse, programmati per venerdì 1, venerdì 8 e sabato 16 ottobre alle 18.00 nel Giardino del Teatro Olimpico. A presentare al pubblico le sonorità di epoche lontane, ci penserà Cesare Galla, accademico olimpico, giornalista, critico musicale e amico dei Classici, mentre i concerti vedranno protagonista il Duo Hana, formato da Hersi Matmuja, voce e percussioni a cornice e Ilaria Fantin, all’arciliuto, voce e percussioni.