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Mastro Don Gesualdo dal 11 al 15 dicembre al Teatro Sociale di Brescia

Il romanzo di Giovann Verga riscritto per la scena da Micaela Miano. Allestito dal regista Guglielmo Ferro, con Enrico Guarneri e un cast di primo piano

L’esistenza improntata al lavoro, al guadagno e alla volontà di riscatto, ma tragicamente segnata dalla solitudine e dalla mancanza di amore di Mastro Don Gesualdo è protagonista dallo spettacolo tratto dal romanzo di Giovanni Verga e riscritto per la scena da Micaela Miano. Allestito dal regista Guglielmo Ferro, con Enrico Guarneri e un cast di primo piano, lo spettacolo sarà al Teatro Sociale di Brescia (via F. Cavallotti, 20) da mercoledì 11 a domenica 15 novembre (ore 20.30; domenica ore 15.30) per la Stagione 2019-2020 del Centro Teatrale Bresciano “A riveder le stelle”, realizzata grazie al sostegno di Gruppo A2A di Brescia, Fondazione ASM e Fondazione della Comunità Bresciana Onlus.

In scena un uomo sull’orlo della vita, stremato da una solitudine ergastolana, che passa a setaccio il suo passato, torcendosi l'anima alla ricerca del perché incomprensione e mancanza d'amore hanno contrassegnato la sua esistenza.

Quest’uomo è Mastro Don Gesualdo, le cui vicende il regista Guglielmo Ferro ha rielaborato con fedeltà e passione per il teatro, affidando il ruolo del protagonista alla magistrale interpretazione di Enrico Guarneri, già acclamato interprete de I Malavoglia nella Stagione 2017/2018.

Verga narra l’amara parabola di un manovale duro e testardo che è riuscito a 'farsi' da solo, divenendo ricco, ma che sarà sempre trattato con disprezzo dalla società nobiliare di cui vorrebbe ostinatamente far parte.

Avvinghiato alla roba che ha conquistato sfacchinando senza tregua, il parvenu Gesualdo è incapace di sentire e donare felicità. La sua è un’esistenza ossessivamente costruita sulla volontà di riscatto, priva di affetti e destinata alla solitudine e al fallimento: dall’infanzia di bestiale miseria al matrimonio con Bianca Trao, nobile impoverita e disonorata che accetta di sposarlo scansando con tremore e gelo le sue carezze, fino al turbine di cinici e spietati personaggi che si serviranno o si prenderanno gioco di lui, odiandolo e deridendolo. Unica luce possibile di sentimento è la fedele serva Diodata, sempre umiliata e respinta.

Una rilettura avvincente che dipinge un mondo spietato, improntato all’interesse e al materialismo, dove chi tenta di emergere dalla propria condizione è destinato all’isolamento e allo scacco, marionetta nelle mani di un destino immutabile e beffardo.

Mastro Don Gesualdo
rielaborazione drammaturgica Micaela Miano
regia Guglielmo Ferro

con Enrico Guarneri e con Francesca Ferro, Rosario Minardi, Ileana Rigano, Rosario Marco Amato, Pietro Barbaro, Giovanni Fontanarosa, Vincenzo Volo, Elisa Franco, Alessandra Falci, Federica Breci
scene Salvo Manciagli
costumi Carmen Ragonese
musiche e video proiezioni Massimiliano Pace
produzione Associazione Progetto Teatrando