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Milano: all'Elfo Natalino Balasso è Arlecchino

Lo spettacolo dopo il debutto a Torino nel 2018 è ancora in tournèe 

Valerio Binasco ha stupito critica e pubblico frantumando la tradizione con un Goldoni che guarda più alla commedia all’italiana che alla commedia dell’arte, dando voce a un’umanità vecchio stampo, paesana e arcaica, che ha abitato il nostro mondo in bianco e nero. Famelico, bugiardo, disperato e arraffone, l’Arlecchino ‘contemporaneo’ di Binasco è un poveraccio che sugli equivoci costruisce una specie di misero riscatto sociale. Dopo il Don Giovanni di Molière, Binasco, cinque volte premio Ubu, scrive: «A chi mi chiede: come mai ancora Arlecchino? rispondo che i classici sono carichi di una forza inesauribile e l’antico teatro è ancora il teatro della festa e della favola».

Il suo stile cinematografico, fatto di sintesi, unità di azione e suspense, è al servizio del testo di Goldoni, un perfetto congegno che dal 1745 non smette di funzionare e incantare il pubblico. La commedia della stravaganza diventa così un gioioso viaggio nel tempo, alle origini del teatro italiano e della sua grande tradizione comica, con un cast molto affiatato di attori, molti dei quali collaborano da tempo con il regista. Personaggio dalle molteplici contraddizioni: meschino e anarchico, irriguardoso e servile, Arlecchino riesce a portare scompiglio nell’ottusa società borghese, con una carica che suo malgrado si può perfino dire ‘sovversiva’.

Arlecchino servitore di due padroni

di Carlo Goldoni

regia Valerio Binasco

con Natalino Balasso, Fabrizio Contri, Michele Di Mauro, Lucio De Francesco, Denis Fasolo, Elena Gigliotti, Carolina Leporatti, Gianmaria Martini, Elisabetta Mazzullo, Ivan Zerbinati

scene Guido Fiorato

costumi Sandra Cardini

luci Pasquale Mari

musiche Arturo Annecchino

produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

Lo spettacolo ha debuttato in prima nazionale al Teatro Carignano di Torino l’8 ottobre 2018

Durata: 1 h e 15 minuti primo tempo / intervallo / 1 h e 10 minuti secondo tempo