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Pergine Festival 2022

Torna dall’1 al 16 luglio Pergine Festival, storico appuntamento dell’estate trentina. L’edizione 2022 si riappropria degli spazi della città con un programma che, come d’abitudine, unisce teatro, performance, danza e musica.

A Pergine arrivano Lucia Calamaro con il suo “Darwin inconsolabile” e le anteprime di “Giacomo” di Teatro dei Borgia e “Poetica” della coppia Tindaro Granata/Franco Arminio. Debuttano a livello nazionale Fabrizio Saiu con “Métron extended” e Macarena Recuerda Shepherd con “The Watching Machine”. Tante le proposte site-specific che lavorano sul tessuto urbano e sociale del territorio. Piazza Fruet diventerà l’hub del festival con il palco per la musica e un’area bar. Il programma completo è su www.perginefestival.it.

Dopo due edizioni condizionate dalla pandemia e dalla necessità di reinventare proposte e spazi, Pergine Festival torna all’ordinaria straordinarietà, con un programma che rimette al centro lo sguardo degli artisti e si riappropria dei luoghi che hanno visto nascere questa manifestazione.

La 47a edizione, presentata questa mattina in conferenza stampa a Trento alla presenza dell’assessore provinciale alla Cultura, Mirko Bisesti, della vicesindaca di Pergine Valsugana, Daniela Casagrande, e del vicepresidente di Pergine Spettacolo Aperto, Michele Andreaus, si svolgerà dall’1 al 16 luglio, con un programma che, come d’abitudine, spazia fra teatro, performance, danza e musica.

L’attenzione, come di consueto, è posta sui diversi temi della contemporaneità, indagati attraverso pratiche artistiche multi-disciplinari nonché processi di ricerca e creazione che coinvolgono lo spazio pubblico e naturale, ma anche il tessuto sociale del territorio.

IL PROGRAMMA

Il programma di Pergine Festival 2022 si articola su tre settimane, con proposte che spaziano fra teatro, performance, danza e musica e con un occhio di riguardo per le creazioni site-specific che lavorano sul tessuto urbano e sociale del territorio.

La prima settimana si apre con “Eutopia” di Trickster-P, un mix di performance, installazione e game design che invita il pubblico a esplorare un nuovo modo di “fare insieme”. La performance verrà replicata l’1 e 2 luglio alle 18.30 e domenica 3 luglio alle 18.30 e alle 21.30. La serata di venerdì 1° luglio è invece dedicata a Martina Badiluzzi con lo studio di “Penelope”: in uno spazio vuoto, una donna riflette sulla sua prima storia d’amore, osserva se stessa in relazione a un uomo e ne deduce d’essere stata una Penelope. A seguire, in piazza Fruet, la musica degli Underleggins.

Sabato 2 luglio, dopo la replica di Trickster-P, tocca a Lucia Calamaro: alle 20.30, porta in scena al Teatro Comunale il suo “Darwin inconsolabile”, la storia di una donna sola che simula la propria morte (così come fanno alcuni animali) per conquistare l’attenzione dei figli distratti. Chiude la serata in centro storico dj Violenzo Psichedelico.

Domenica 3 luglio, la giornata di Pergine Festival inizia al mattino con il trekking di Luca Stefenelli/Montanamente. La prima tappa di “S-velare paesaggi” ci porterà alla scoperta del Conoide di Susà, alle pendici della Marzola. Alle 20.30, Fabrizio Saiu è invece all’Ex Rimessa Carrozze per il debutto nazionale di “Métron extended”, un concerto-performance che fonde musica, movimento e tecnologia. Chiudono la prima settimana del festival i Toolbar in piazza Fruet.

La seconda settimana di Pergine Festival si apre mercoledì 6 alle 20.30 con l’anteprima di “Giacomo”. Teatro dei Borgia porta in scena il discorso politico di Giacomo Matteotti, mettendo a confronto due dei suoi interventi in Parlamento.

Giovedì 7, comincia la restituzione di “Soft skills but strong”, il percorso fatto di incontri e scambi dell'artista Elisabetta Consonni con persone e gruppi del territorio alla ricerca di pratiche e competenze. Repliche il 7, 8, 9 e 10 alle 18.30, 20.00 e 21.30. Sempre giovedì 7, alle 20.30, Filippo Porro e Simone Zambelli sono all’Ex Rimessa Carrozze con “Ombelichi tenui. Ballata per due corpi nell’aldilà”, una riflessione in danza sui temi dell’allontanamento e dell’avvicinamento. La serata si chiude con Degrado da radici & Bianca a partire dalle 21.30 in piazza Fruet.

Venerdì 8 luglio alle 18.30 e alle 19.45 arriva in piazza Municipio Sauf Le Dimanche con “Harvest”: i tre performer del collettivo hanno trascorso una settimana in residenza a Pergine, chiedendo agli abitanti della città di donare loro un gesto. Alle 20.30, MopStudio presenta “Augmented Me”, spettacolo che mette insieme danza, musica e nuovi media. La musica in piazza Fruet è invece quella indie-alternative rock dei Cosmetic.

Sabato 9 luglio, Nana Francisca Schottländer è alle 10.00 in Sala Maier per la partenza di “Heavy Kinship # 9: Water, Flesh and Rock”, un incontro intimo tra corpi umani e corpi minerali, tra roccia e carne (replicato il giorno successivo alla stessa ora). Alle 20.30, Bluemotion/Giorgina Pi propone “Tiresias”, tratto dal testo “Hold your own” di Kae Tempest. La piazza è invece tutta per dj Remo’o, fra world music, house e funk.

Domenica 10 luglio si apre con le repliche di Nana Francisca Schottländer ed Elisabetta Consonni. Alle 20.30 c’è poi Malmadur con l’anteprima di “Bildung”, uno spettacolo sul tema dell’imparare come unico modo per diventare se stessi, e alle 22.00 Lorenzo Maragoni con quella di “Questa cosa che sembra me”, un monologo poetico con tracce comiche.

Mercoledì 13 luglio alle 19.00, “La Möa” di Lorenzo Morandini inaugura la terza settimana di Pergine Festival. “La Möa”, che nel dialetto della Val di Fiemme indica un piccolo specchio d’acqua, è uno spettacolo itinerante di danza nato al termine del primo lockdown. A seguire, alle 20.30 al Teatro Don Bosco, arriva Teodoro Bonci del Bene con “Dati sensibili: New Constructive Ethics”, spettacolo presentato a Genova all’interno del G8 PROJECT.

Giovedì 14 luglio (e in replica il 15 e il 16) c’è Neja Tomšič con l’anteprima di “Tea for five: Opium Clippers”, una performance ispirata alla tradizionale cerimonia cinese del tè. Alle 20.30, va invece in scena in anteprima nazionale al Don Bosco la “Poetica” di Franco Arminio e Tindaro Granata, una mappa “umanografica” dei paesi italiani. A seguire, in piazza Fruet, i Cacao.

Venerdì 15 luglio, dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.30, workshop sull’accessibilità culturale a cura dell’associazione Fedora in collaborazione con Maria Chiara Ciaccheri. In serata, arriva al Don Bosco Macarena Recuerda Shepherd con la prima nazionale di “The Watching Machine”, performance che gioca sulle illusioni ottiche. Chiude la giornata la musica di Johnny Mox.

Sabato 16 luglio, ultimo giorno di Pergine Festival 2022, si apre con la seconda parte di “S-Velare paesaggi” di Luca Stefenelli/Montanamente, questa volta sul percorso che da Nogarè conduce alla località Buss. Indaga la natura nel suo rapporto inscindibile con l’essere umano anche lo studio “La Buca” di Leonardo Delogu/Dom-, performance itinerante con partenza alle 18.30 dal Teatro Don Bosco. Dopo la replica di “Tea for five”, gran finale alle 21.30 in piazza Fruet con Bim Bum Balaton, progetto del dj bassanese Tobia Fiorese.

Il programma completo di Pergine Festival è disponibile su www.perginefestival.it. I biglietti saranno in vendita sul sito a partire dall’8 giugno.