La rappresentazione di domenica 9 febbraio del nuovo spettacolo di Lella Costa Se non posso ballare… è alle ore 16.00 e non alle 21.00 come era indicato sui biglietti d’inizio prevendita.

Erano andati a ruba i biglietti per il nuovo spettacolo di Lella Costa Se non posso ballare… in programma, fuori abbonamento al Nuovo, sabato 8 febbraio alle ore 21.00 nell’ambito della rassegna Divertiamoci a teatro. Per non deludere le richieste di tanti fan dell’attrice è stata così aggiunta la recita straordinaria di domenica 9 febbraio alle ore 16.00. I biglietti stampati per la rappresentazione domenicale e acquistati nella prima fase di prevendita recavano invece, come orario d’inizio, le ore 21.00.

I possessori dei biglietti con l’errata ora d’inizio dello spettacolo potranno accedere al Nuovo domenica 9 alle 16.00 direttamente col biglietto in loro possesso senza bisogno di commutarlo alla cassa del teatro.
In questo suo nuovo spettacolo che è ispirato a Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini, Lella Costa porta in scena donne intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate. Donne a volte incomprese che hanno lottato per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili, se non addirittura impensabili. Donne valorose che per quanto abbiano segnato la storia, per uno strano sortilegio vengono raramente ricordate: Maiy Anderson che inventò il tergicristallo, Lillian Gilbreth che inventò la pattumiera a pedale, Maria Telkes ed Eleonor Raymond che inventarono i pannelli solari. E, ancora: Marie Curie, Nobel per la fisica, Olympe De Gouge che scrisse la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, Tina Anselmi, primo ministro della Repubblica italiana, e Tina Modotti, la fotografa guerrigliera. Lella Costa e Serena Dandini ci ricordano che sono davvero tante: Martha Graham, Pina Baush, Maria Callas, Emily Dickinson, Angela Davis, Ilaria Alpi, le sorelle Bell, Virginia Woolf, Ingrid Bètancourt, Hannah Arendt, Annie Besant, Grazia Deledda, Yolanda D’Aragona, Anna Frank, Eloisa, Artemisia Gentileschi e molte altre, più di... cento! Lella Costa, come un gran cerimoniere, le invita a entrare in scena e balla con loro. «Perché – come disse una di loro, Emma Goldman – se non posso ballare questa non è la mia rivoluzione!».

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