Recensioni - Opera

A Erl convincente Trovatore in forma di concerto

Il Festival tirolese presenta un cast coeso sotto la direzione di Asher Fisch

Non delude la scelta dei cantanti anche per il terzo titolo della trilogia popolare verdiana presentata al Festival Tirolese di Erl in forma di concerto. Trovatore arriva dopo Traviata e Rigoletto, per una sola serata al Festspielhaus della piccola cittadina tirolese.

Ancora grandi nomi diretti in modo appassionato dalla bacchetta di Asher Fisch, che sembra aver preso confidenza con l’orchestra del festival. Il direttore ha una lettura coerente dello spartito verdiano, proponendo una concertazione dai toni accesi ma assolutamente pertinente nel suo insieme. Ritmata, veloce, quasi tonitruante l’esecuzione di “Chi del Gitano…”, una versione quasi areniana.

Alla serata è mancato solo il mattatore, che nelle versioni in forma di concerto non è cosa secondaria. Per i Puritani al Festival invernale c’era Jessica Pratt, per il Rigoletto estivo Luca Salsi. Entrambi hanno trascinato l’esecuzione rendendola unica e speciale. Tutti ottimi gli interpreti di Trovatore, ma nessuno con il piglio del trascinatore. Tanto basta per fare della serata un ottimo concerto, ma non a giustificare l’esecuzione non scenica dell’opera nella sua interezza. Cosa questa da tener presente se si vuole proseguire con questo tipo di proposte.

Molto attesa Pretty Yende nel ruolo di Eleonora. Il soprano sudafricano non delude presentando una Leonora corretta e sorvegliata. Bello sfoggio di colorature e impostazione classica. Qualche asprezza le viene volentieri perdonata. Molti applausi per lei.

Una sorpresa Elisabeth DeShong come Azucena. Il mezzosoprano americano stupisce per il profluvio di voce e per la sicurezza nei passaggi fra voce di petto e voce di testa. Inoltre anche in un’edizione concertante l’interpreta sfoggia una bella verve recitativa. Un’Azucena di assoluta qualità la sua.

La parte maschile è stata affidata a due ottimi cantanti italiani. Mattia Olivieri si conferma anche in questo ruolo un interprete di livello, proponendo un suo Conte di Luna caratterizzato per classe e perfida eleganza. Niente a che vedere con il cattivo tradizionale, risulta un nobile e a suo modo temibile rivale di Manrico. Piero Pretti è solido e sicuro in un Manrico coinvolto e preciso, sebbene non proprio appassionato.

Il cast è completato dal Ferrando corretto di Alexander Kopeczi, dall’Ines di Nicole Chirka e dal Ruiz di Josip Svagelj.

Molti applausi per tutti e un ottimo successo nel finale.

Raffaello Malesci (Sabato 26 Luglio 2025)