Recensioni - Opera

Argentina Baila: il ritmo che viene dalla pampa

Prima mondiale a Verona della Compania Nestor Pastorive

Davvero entusiasmante lo spettacolo di cultura argentina programmato in prima mondiale al Teatro Romano di Verona dal 7 all’11 di agosto. La serata ha avuto il grande pregio di far conoscere al pubblico le musiche popolari argentine come il virile malambo, la romantica zamba e la tradizionalissima chacarera, quindi non solo i ritmi ormai consolidati anche in Italia della milonga e del tango, ormai simbolo nazionale argentino e dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Come in molte tradizioni popolari, vengono utilizzati gli strumenti del lavoro nei campi: sono un tipico esempio le bolas nelle danze dei gauchos.

Dieci uomini e due sole donne accompagnati da quattro poliedrici musicisti, hanno dato vita ad una serie di quadri molto diversi tra loro. Davvero versatile Hernan Pagola esibitosi con quena, erke, siku, flauto traverso e basso!
In apertura i danzatori si sono riparati dal vento della cordigliera delle Ande con delle coperte-poncho, iniziando a muoversi lentamente, mentre il suono del siku dettava i ritmi della baguala e della vidala.
Nel tango e nel tango-valtz si sono esibite due coppie in perfetto stile saloon: piccoli ganchos e veloci sacadas hanno fatto letteralmente volare i ballerini sulle note di “Flor de lino”. La celebre “Milonga de mis amores”, che tutti conoscono dal film Lezioni di Tango, prima è stata eseguita solo musicalmente e poi danzata agganciandosi in doppia coppia: davvero divertenti i vari scambi e l’abile gioco di traspiè.
Dolcissima la zamba di origine peruviana, nata per sedurre le donne meticce: uomo e donna danzano sventolando un fazzoletto (el panuelo) che sta a simboleggiare i sentimenti provati dai ballerini.
Percussioni e zapateo iniziano quasi in sordina, mentre ciclicamente si aggiungono danzatori al piccolo gruppo. Via via che il ritmo dello spettacolo incalza, scopriamo che i ballerini sono anche “musicisti” che si danno il ritmo sia con il battere delle mani e dei piedi, ma anche bombos e bolas. Il pubblico avrebbe voluto il bis e anche il tris del malambo de bombos che ha estasiato la platea. Questa danza tipicamente maschile, di solito, si esegue solo con lo zapateo, cioè accompagnata da movimenti delle gambe, piedi e caviglie, per cui viene escluso l’uso della parte superiore del corpo; invece l’averla potuta gustare accompagnata dal rullare dei tamburi in crescendo ritmico è stata un’esperienza unica.
Mentre i ballerini si sono cambiati per l’ultimo pezzo, l’orchestra ha suonato una chacharera, una danza elegante e tipica della pampa dove uomini e donne si fronteggiano su due file alternandosi in scambi e giri intrecciandosi con gli sguardi.
A chiusura dello spettacolo il battere delle bolas sulle tavole del palco ha tenuto tutti col fiato sospeso per la destrezza dei ballerini nell’eseguire varie formazioni con numerose entrate ed uscite.


Sonia Baccinelli 11 agosto 2012