Recensioni - Opera

Brescia: Bougez pas bouger, il sospirato incontro

Un trapezio a dividere la scena. Una figura in salopette, da un lato, dinoccolata, stupita. Se ne cade a terra priva del senso d...

Un trapezio a dividere la scena. Una figura in salopette, da un lato, dinoccolata, stupita. Se ne cade a terra priva del senso di equilibrio. Dall'altro ne compare una in maglietta verde, altrettanto stupita dalle forze invisibili che la strattonano. Inizia così lo spettacolo "Bouger pas bouger" di Sébastien Lalanne (con musiche di Matthias Penaud) presentato nello spazio del Giardino Segreto al Castello di Brescia per il Festival del circo Contemporaneo.
Il primo, Sébastien Dault, si rialza grazie all'aiuto di una stampella dalla quale non si separerà tranne che sul trapezio. Il secondo, Keisuke Kanai, è costretto a muoversi nello spazio seguendo le complesse evoluzioni che gli impongono attrezzi da giocoleria animati. I due cercano un contatto che non avviene mai se non mediato dagli oggetti presenti in scena. Quello che ne risulta è un suggestivo incontro di danza, giocoleria, acrobazia e mimo.
Soltanto nel geniale finale riescono a trovare un intesa ...un "equilibrio" sempre per mezzo di un oggetto.... facendo una "strana maratona"! Dove l'oggetto, il "testimone", diviene strumento di felicità e di armonia fra i due.
Paola Franchini 24/06/2004