Recensioni - Opera

Buona accoglienza per Il Trovatore a Modena

Dopo il grande successo del Don Carlo, il teatro di Modena continua la stagione sempre nel nome di Verdi. In scena "Il Trovatore", una delle opere più famose del maestro e secondo titolo della trilogia popolare.

Il nuovo allestimento, era già andato in scena lo scorso marzo al comunale di Piacenza.

Stefano Monti ha curato la regia e i costumi. Insieme ad Allegra Bernacchioni hanno costruito uno spettacolo funzionale con pochi ed efficaci elementi. Tutto incentrato sui colori notturni che caratterizzano l'opera, tra cui il rosso e il nero. Dei grandi parallelepipedi ruotano sul palco, illuminati dalle suggestive luci di Fiammetta Baldisseri e arricchiti dalle ombre del Teatro Gioco Vita.

Matteo Beltrami è un giovane e attento direttore. Ricerca le giuste dinamiche, con tempi corretti, senza tagli in partitura, senza sovrastare mai i cantanti e trovando nell' Orchestra Filarmonica Italiana una pasta sonora notturna e sanguigna.

Il Coro del Teatro Municipale di Piacenza diretti da Corrado Casati ha risposto preciso e puntuale ai numerosi interventi, in particolare la sezione femminile è risultata alquanto coinvolgente.

Il cast vocale ha subito nei giorni precedenti due importanti sostituzioni, a causa delle influenze stagionali.

Al posto di Ernesto Petti, nella parte del Conte di Luna c'è stato Dalibor Jenis. Il baritono slovacco ha interpretato con eleganza il personaggio, finalmente ripulito dall' eccessiva rozzaggine che spesso capita di ascoltare. Un canto nobile e possente, sia nei momenti d'insieme, che nell'aria "Il balen del suo sorriso" scandita con una perfetta dizione e colorata della giusta passione.

Anche Chiara Isotton ha dovuto rinunciare al suo impegno, sostituita da Marta Torbidoni. In questi anni la Torbidoni ha fatto una crescita importante sia vocalmente, che scenicamente e attualmente risulta come uno dei soprani migliori per interpretare il ruolo di Leonora. Comincia bene sin da subito con "Tacea la notte placida" e la relativa cabaletta. La voce è sicura negli acuti, corposa nel registro medio-basso, fraseggio curato e pregevoli mezzevoci. Per lei l'applauso più lungo, dopo la toccante e impegnativa. "D'amor sull'ali rosee".

Anna Maria Chiuri delinea un'ottima Azucena. Il mezzosoprano conosce bene il personaggio e lo scolpisce con energia e pathos, senza eccedere nella pazzia, proprio come si raccomandava Verdi. "Stride la vampa" e "Condotta ell'era in ceppi" sono momenti forti, che hanno toccato i cuori. Intenso e delicatissimo il duetto "Ai nostri monti" del quarto atto.

Angelo Villari si fa annunciare indisposto solo al terzo atto, ma da grande professionista quale è porta a termine la recita, senza particolari problemi. Il suo è un Manrico solido, dallo squillo facile, con i giusti accenti. "Ah sì ben mio" è risolta con grande finezza, "Di quella pira" è più in difensiva, abbassata in si, ma col da capo.

Giovanni Battista Parodi è un solido Ferrando. Voce autenticamente da basso, sonora, ben timbrata che nel racconto iniziale ha mostrato precisione nell’affrontare le insidiose semicrome della partitura.

Completavano il cast la brava Ilaria Alida Quilico (Ines), lo squillante Ruiz di Andrea Galli, Domenico Apollonio (Un vecchio zingaro) e Lorenzo Sivelli (Un messo).

Nonostante le difficoltà, a fine recita ci sono stati calorosi applausi a tutto il cast, in particolare a Torbidoni e Jenis, che sono risultati una scelta quanto mai azzeccata da parte della direzione artistica.

Ancora una volta la musica del cigno di Busseto ha colpito gli animi, perché "Il Trovatore" ha la forza dei capolavori senza tempo.

Marco Sonaglia

 

Giuseppe Verdi

IL TROVATORE

Dramma lirico in quattro parti su libretto di Salvadore Cammarano, dal dramma El Trovador di Antonio Garcìa Gutiérrez

 

Il Conte di Luna Dalibor Jenis

Leonora Marta Torbidoni

Azucena Anna Maria Chiuri

Manrico Angelo Villari

Ferrando Giovanni Battista Parodi

Ines Ilara Alida Quilico

Ruiz Andrea Galli

Un Vecchio Zingaro Domenico Apollonio

Un Messo Lorenzo Sivelli

 

Direttore Matteo Beltrami

Regia e costumi Stefano Monti

Scene Stefano Monti, Allegra Bernacchioni

Luci Fiammetta Baldiserri

Ombre Teatro Gioco Vita

Assistente alla regia e movimenti coreografici Francesca Martignetti

 

Orchestra Filarmonica Italiana

Coro del Teatro Municipale di Piacenza

Maestro del Coro Corrado Casati

Coproduzione Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, Azienda Teatro del Giglio di Lucca, Fondazione Teatro Goldoni di Livorno

NUOVO ALLESTIMENTO