Recensioni - Opera

Carmina Burana al Teatro del Vittoriale

Il 12 Agosto nel Teatro del Vittoriale le luci e i riflessi dello specchio d'acqua più grande d'Italia hanno fatto da scenografia ...

Il 12 Agosto nel Teatro del Vittoriale le luci e i riflessi dello specchio d'acqua più grande d'Italia hanno fatto da scenografia al balletto della Compagnia del Sud sulle musiche dei Carmina Burana di Carl Orff. Un classico che non smette mai di emozionare e ispirare nuove immagini e riflessioni artistiche. Le coreografie curate da uno dei più importanti e apprezzati coreografi a livello nazionale Frady Franzutti hanno per soggetto il traumatico passaggio dalla post-adolescenza alla maturità.

Nei testi dei Carmina Burana un gruppo di "Clerici Vagantes", prende conoscenza che il mondo non funziona secondo le regole morali che sono state impartite loro dalle alte cariche del Clero, che anzi quotidianamente danno spettacolo di corruzione, meschinità e ipocrisia. Creano così un gruppo che reagisce ribadendo la necessità del comportamento secondo le regole della virtù, e che si tuffa, goliardicamente e sconsideratamente, a sperimentare la cinica libertà e la disincantata vita godereccia. In questa opera il mito del gotico tenebroso, citato dalla popolare musica di Carl Orff, evocativo del male, nella su forma più superstiziosa, ci riporta a rappresentazioni di società moralmente corrotte, che con spregiudicatezza resistono alla paura della punizione divina. Infatti tali canti rovesciano in modo ironico e divertito i temi e gli atteggiamenti della letteratura allora dominante: il vino, la donna, il gioco, i piaceri della vita sono esaltati da questa poesia che nasce in ambiente colto e usa a fini parodici i moduli del linguaggio ecclesiastico.

In una scenografia dominata esclusivamente da semplici ed efficaci giochi di luci i ragazzi con le loro vicissitudini diventano gli assoluti protagonisti assieme alle loro emozioni, che prendono forma in balletti spettacolari, eseguiti però non sempre con la dovuta accuratezza. Non mancano comunque momenti di assoluta perfezione e armonia, capace di suscitare quello stupore e ammirazione che solo l’arte della danza sa dare.

Francesco Venturini 12 agosto 2007