Recensioni - Opera

Convince il Don Giovanni di Mozart al Petruzzelli

Ripreso l'allestimento firmato da Giorgio Ferrara per il Festival di Spoleto. sul podio Sascha Goetzel 

La domanda di musica con la M maiuscola si è incrociata con l’entusiasmo di ricominciare a dirigere e ad avere un contatto col pubblico del maestro austriaco Sascha Goetzel, che ha diretto al Petruzzelli di Bari quella che lui stesso definisce la sua opera preferita, il Don Giovanni di Mozart. Il teatro barese si è affidata al compositore ed al maestro austriaco per l’opera della ripartenza ed è stata ripagata da un entusiasmo sempre crescente, tanto da far registrare il tutto esaurito nelle ultime tre recite.

Le entusiastiche dichiarazioni social di Goetzel non hanno costituito l’unico motivo per un’affluenza così massiccia al teatro pugliese: il Don Giovanni messo in scena è stato un prodotto di qualità, la regia (con qualche scelta discutibile) di Giorgio Ferrara, le scene di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, i costumi di Maurizio Galante e le luci di Fiammetta Baldiserri. I riflettori – a proposito di luci – erano puntati sull’esordio nel ruolo di Don Giovanni di Giorgio Caoduro, ma il caso ha voluto che chi scrive partecipasse alla recita in cui era in scena il secondo cast, da cui ha ricavato un’impressione favorevole ma non entusiastica per l’interpretazione di Fabrizio Vultaggio nel ruolo del protagonista e di Diego Godoy come Don Ottavio, mentre si sono egregiamente distinte, raccogliendo gli applausi entusiastici del pubblico sia Anna Dowsley nel ruolo di Zerlina che Paola Gardina come Donna Elvira. Martina Gresia, particolarmente a suo agio nel ruolo drammatico di Donna Anna, può essere definita a pieno titolo la voce più applaudita della serata. Buona la prova di Biagio Pizzuti nel ruolo di Leporello.

Nonostante qualche perplessità legata alla presenza di tutti i personaggi contemporaneamente sulla scena ed all’uso della “plebea” pistola per uccidere il Commendatore anziché la “nobile” spada, ulteriore segno della scorrettezza di don Giovanni, la prova felice di Goetzel che rilegge con serietà e competenza, oltre che con entusiasmo il capolavoro del compositore salisburghese, oltre all’ottima risposta dell’orchestra e delle voci di cui si è già parlato, offrono più che un motivo per giustificare il successo di pubblico e fanno sperare in una conclusione del 2021 con gli spettatori che riempiono i teatri.