Recensioni - Opera

Dal classico al contemporaneo passando per il tango, il flamenco e l’hip hop

Gala di danza al Vittoriale

Domenica 5 agosto nella suggestiva cornice del teatro del Vittoriale è stato possibile assistere ad uno serata di danza davvero eterogenea per i contenuti. Lo spettacolo nasce da un’idea di Daniele Cipriani che, dal 2011, è direttore del prestigioso Premio Positano per la danza  ed già curatore di numerosi gala di danza e balletto in Italia e all’estero.
Ogni gruppo o coppia ha presentato un pezzo sia nel primo che nel secondo tempo, dando più o meno lo stesso minutaggio ad ogni genere di danza in modo che nessuno prevalesse sugli altri.
 

A mio avviso la coppia esibitasi nel tango e nella milonga è stata migliore: Roberta Beccarini è stata leggerissima nei numerosi salti e molto veloce nei ganci e nei bolei, mentre Pablo Moyano ha saputo guidarla con la sicurezza che appartiene solo ai grandi nomi del tango. Splendidi e appropriati anche tutti gli abiti che hanno indossato.
Quasi acrobati i cinque ragazzi dell’hip hop che hanno per lo più hanno sconfinato nella break dance: le loro capriole e salti mortali hanno lasciato gli spettatori senza fiato ed ogni singola esibizione è stata coronata dallo scrosciare degli applausi. Da sottolineare che i giovani danzatori della compagnia The Heroes Crew hanno vinto i mondiali hip hop nel 2009 con le coreografie di Fabrizio Siepi.
Belle entrambe le coreografie di Matteo Levaggi anche se la seconda, l’Omaggio ad Andy Warhol, sul finire, è sembrata talvolta ripetitiva. Il BTT – Balletto Teatro di Torino è la compagnia di punta del panorama di danza contemporaneo italiano, proprio grazie al talento del giovane coreografo piemontese. Free Chocolate Love è stato aperto da tre ballerini con un intreccio di braccia alla Preljocaj; poi il gesto delle mani fatto nei grand plies iniziali è stato trasformato in una sequenza di braccia e dita che è diventato il leitmotiv del pezzo.
Il classico è stato rappresentato con due pezzi: il passo a due del terzo atto del Don Chisciotte e l’Habanera della Carmen. Gli allievi della Bolshoi Academy, Joy Wonmack e Nikita Ivanov, ce l’hanno messa tutta per dimostrare al meglio il repertorio affidato, anche se per lui c’è davvero ancora tantissimo lavoro da fare. Molto brava lei nella coda del passo a due e nell’interpretazione di Carmen.
Carico di malinconica sensualità il flamenco di Josè Porcel, accompagnato alla chitarra da Juan Jimez Abadia e dal cantaores Olivier Garcia. Il numero ha chiuso la serata col pubblico che tratteneva il fiato per ascoltare con attenzione il veloce gioco del tacco/punta.

Sonia Baccinelli 5 agosto 2012