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Danza: GIULIETTA E ROMEO AMBIENTATO IN SICILIA

SABATO 26 LUGLIO, PRESSO IL CORTILE MERCATO VECCHIO A VERONA, E’ ANDATO IN SCENA IL BALLETTO GIULIETTA E ROMEO PER LA COREOGRAFIA DI FABRIZIO MONTEVERDE E MUSICA DI S. PROKOFIEV.

GIULIETTA E ROMEO -  CORTE MERCATO VECCHIO VERONA


SABATO 26 LUGLIO, PRESSO  IL  CORTILE  MERCATO  VECCHIO  A VERONA,  E’  ANDATO IN  SCENA IL  BALLETTO  GIULIETTA E ROMEO PER  LA  COREOGRAFIA  DI   FABRIZIO  MONTEVERDE E MUSICA  DI  S. PROKOFIEV.
LA PRIMA  DEL  BALLETTO ANDO’ IN  SCENA  NEL  1940  A  LENINGRADO CON  UN ALLESTIMENTO  SFARZOSO  E  PESANTE. OLTRE  AGLI  INTERPRETI PRINCIPALI VI ERANO  UNA  QUANTITA’ IMPRESSIONANTE  DI  COMPRIMARI, BALLERINI  E  COMPARSE.
 

 

LA  MUSICA  DI  PROKOFIEV E’ ALTAMENTE  NARRATIVA: OGNI  BRANO DELLA  PARTITURA  HA  UNA SUA PECULIARE DRAMMATURGIA DALLA  QUALE  NON  SI  PUO’  TRASCENDERE ED E’ PRATICAMENTE IMPOSSIBILE  TAGLIARE,  TOGLIERE  O  AGGIUNGERE  UNA NOTA. 
TROVARSI  DAVANTI  A  QUESTO GIULIETTA E  ROMEO DI  MONTEVERDE   INTERPRETATO  DA SOLI  12  INTERPRETI  CON  UNA PARTITURA COSI’ VOLUMINOSA E UN  SENSO  DELLA  TRAGEDIA SHAKESPEARIANA PRATICAMENTE  INTATTI,   E’ STATA UNA VERA SORPRESA E UN  VERO PIACERE PER GLI OCCHI.
IL BALLETTO DI  MONTEVERDE  FU  CREATO  NEL  1989 PER  IL  BALLETTO  DI  TOSCANA. IL  COREOGRAFO  HA  CREATO ANCHE  LE SCENE E  LO  HA  AMBIENTATO  NELLA  SICILIA  DEL  DOPOGUERRA IN UNA FAIDA FAMILIARE CHE  CONTINUA ANCORA  OGGI.

 


LE FIGURE  FEMMINILI  SONO TRAGICHE (GIULIETTA), INCHODATE  DALLA  TRADIZIONE ALL’IMMOBILITA’  DEI CAMBIAMENTI (UNA  DONNA  CAPULETI SU UNA SEDIA  A  ROTELLE); ESSE FANNO  DELL’OMERTA’ IL  LORO  STILE DI VITA (LE   FIGURE  FEMMINILI ATTEGGIANO  IN TUTTO IL BALLETTO IL  DITO INDICE AL  SILENZIO).
GLI UOMINI VIVONO ATTACCATI  A  QUESTE  DONNE DA  CUI  PRENDONO  ORDINI  E  DA  CUI  SEMBRA  NON  SI  VOGLIANO  STACCARE, DEDITI ALLA  VENDETTA PERPETUATRA NEL   LORO MODUS  VIVENDI .
NELLA LETTURA DI MONTEVERDE,  GIULIETTA APPARE  COME  UNA  RAGAZZA  CHE  VUOLE  ROMPERE  E USCIRE  DA  QUESTO MONDO  CHE  LE  STA  STRETTO E  CERCA DI  AFFRANCARSI CON  UN  TRAGICO  AMORE. ROMEO E’  UN  GIOVANE TIMIDO E INTROVERSO, PRONTO A  FARSI  TRAVOLGERE COSAPEVOLMENTE DALLA TRAGEDIA .
IL  RESTO  E’  STORIA  GIA’ NOTA.
LA COREOGRAFIA  DI  MONTEVERDE, PUR  PARTENDO  DA UNA  TECNICA  PRETTAMENTE  CLASSICA,  ATTINGE DA ALTRI  STILI  DI  DANZA: MOVIMENTI  DELLE  BRACCIA SECCHI E  TAGLIENTI  SI  MESCOLANO  CON GIRI  E  GRANDI SALTI AMPIAMENTE  SVILUPPATI  NELLA  COREOGRAFIA. LO  STILE  DI  MONTEVERDE  E’  PROPRIO  E  PARTICOLARE E RICONOSCIBILISSIMO ANCHE SOLO DOPO POCHI MINUTI; EGLI ATTINGE  LE SUE CONOSCENZE  AI VARI  STILI  DI  DANZA ESISTENTI E  AL  SUO  SENSO  DEL  TEATRO DILATANDONE SPAZIO E TEMPO.
NOEMI  ARCANGELI E’  UNA  GIULIETTA  DALLA  TECNICA STUPENDA: GAMBE NERVOSE E BELLISSIME, SCHIENA D’ACCIAIO, PUNTE SICURE, BRACCIA BELLE E INTERPRETATIVE (MENO IL  VISO CHE  SEMBRAVA  UN PO’ MONOTONO NELLO SCORRERE DELLA  TRAGEDIA).
IL  ROMEO DI HEKTOR BUDLLA CONVICE NELLA  SUA INTERPRETAZIONE DI  GIOVANE  INTROVERSO SOVRASTATO DA  UNA TRAGEDIA PIU GRANDE  DI  LUI: POSSIEDE  TECNICA  NEI  GIRI  E  NEI  SALTI  VERAMENTE NOTEVOLI.
MARCO BELLONE E’ UN MERCUZIO DI  NOTEVOLE SPESSORE INTERPRETATIVO ANCHE SE CON QUALCHE LIEVE ANCANZA TECNICA: PURTROPPO I  SUOI  GRANDI  SALTI DIFETTAVANO  NELLE DISCESE E CIO’  RENDEVA  LA  SUA  DANZA TALVOLTA  PESANTE.
VERAMENTE BRAVI TUTTI  GLI  INTERPRETI  MASCHILI CHE  HANNO  DATO  PROVA  DI  OTTIME  QUALITA’ TECNICHE ED INTERPRETATIVE. BUONA ANCHE L’INTERPRETAZIONE  FEMMINILE, ANCHE  SE DI POCO SOTTOTONO  RISPETTO  AI  MASCHI.
UNA  SERATA DI  TUTTO RISPETTO  CON  MOLTI  APPLAUSI E  UN  PUBBLICO PIENAMENTE  SODDISFATTO.

SONIA BACCINELLI e SIMONETTA ANDREATA