Recensioni - Opera

Ditegli sempre di sì: una commedia per mattatore

Continua la stagione di prosa al Centro Teatrale Bresciano con il Teatro Stabile di Reggio Calabria che propone una commedia di Eduardo de Filippo “Ditegli sempre di sì” messo in scena con la regia e l’interpretazione di Geppy Gleijses.

Continua la stagione di prosa al Centro Teatrale Bresciano con il Teatro Stabile di Reggio Calabria che propone una commedia di Eduardo de Filippo “Ditegli sempre di sì” messo in scena con la regia e l’interpretazione di Geppy Gleijses.

 

 

Si tratta di una commedia scritta da Eduardo nel 1927 per Vincenzo Scarpetta e successivamente ripresa dallo stesso Eduardo e in anni più recenti da Luca de Filippo. La storia è semplice, quasi banale, e spesso utilizzata nelle farse teatrali: il matto che esce da un prolungato soggiorno in manicomio, cerca di reinserirsi nella società, ma prendendo tutto alla lettera crea una serie di esilaranti equivoci ed incomprensioni.

 

Questo accade anche nel lavoro di De Filippo dove le caratteristiche di macchietta del protagonista creano una serie di equivoci che vanno dagli annunci di matrimoni e fidanzamenti inesistenti a morti presunte ad altrettanto presunte pazzie ma ovviamente dei familiari e non del matto in questione. La drammaturgia ci è sembrata debole, ovvero troppo incentrata attorno al protagonista che sciorina una serie di situazioni esilaranti ma a ben vedere fine a se stesse. Una commedia per mattatore insomma.

Ben si difende Geppy Gleijses nel ruolo che fu di Scarpetta e di Eduardo trascinando il pubblico con brio e simpatia. La sua messa in scena è classica, senza mezzi e pretese anche se nel finale azzecca la vena malinconica del testo di Eduardo con un semplice ma efficace effetto di luce crepuscolare. Per il resto la scenografia naturalista è minimale al limite del trovarobato. Tutta la compagnia si difende bene, istrionico anche se ancora acerbo Lorenzo Gleijeses, ottimo Gennaro Cannavacciuolo in un ruolo particolare en travestì, appropriati tutti gli altri.

Sala non propriamente esaurita. Successo cordiale a fine spettacolo.

R. Malesci (05/02/2009)