Recensioni - Opera

Dolores Hotel il trionfo delle illusioni nel gran gioco della vita

Storie di tango con Walter Cardozo y Margarita Kurflan al Teatro Nuovo

Tenendo conto che gli spettacoli di tango in una città come Verona solitamente si contano sulla punta delle dita nell’arco di un anno, avere più di un’opportunità di ottimo livello nella medesima serata rappresenta davvero un’eccezionalità rara. In concomitanza a Dolores Hotel al Nuovo, c’erano infatti l’ultimo spettacolo di Zotto “Raices Tango” al Ristori e il Festival organizzato da ArTango.618 con l’esibizione di Juan Carlos Martinez y Nora Witanowsky.

La storia di “Dolores Hotel” ideata dalla regista Laura Pulin si presta ad un’ampia lettura dalla quale emerge come unico vincitore il tango. Sei personaggi alloggiano in quello che più verosimilmente possiamo definire una vecchia locanda polverosa, più che un hotel. Un’improbabile receptionist, la poliedrica Elena Friso, si prepara al lavoro cambiandosi d’abito in scena con assoluta destrezza e disinvoltura. All’arrivo degli ospiti, accolti via via con sempre maggior calore, la scena si scalda e si anima talvolta anche con luoghi comuni della tradizione del tango come le classiche valigie, il baule, il grammofono etc, non rendendo per questo meno godibile il risultato d’insieme.
La magia del viaggio ha inizio sotto il cielo di Buenos Aires che piange lacrime amare, così come lo sono le vicende dei vari protagonisti della serata: ognuno ha qualcosa da raccontare, bello o brutto che sia non ha importanza, visto che l’unica cosa che conta è il condividere un po’ di calore abbracciando l’altro. Ecco perciò che le note dei grandi musicisti del Rio della Plata, da Canaro a D’Arienzo, si mescolano con quelle di Tchaikovsky e Gounod, arrivando persino a danzare il celeberrimo pas de quatre dei cignetti del secondo atto del Lago in una sorta di contaminazione di genere assai ardita, ma non per questo poco riuscita. Altre citazioni prese un po’ da ogni dove come la macarena, piuttosto che da Grease, dal charleston o dalle trasmissioni televisive degli anni ’80 sono apparse decisamente ardite e probabilmente fuori luogo in un pot pourri  che ha lasciato piuttosto perplessi.
Molto bella la coreografia a tre danzata da Walter Cardozo, Margarita Kurflan ed Elena Friso sulle note di Esperame en el Cielo. Divertente la festa di compleanno organizzata per chiudere la serata a tempo di walz e milonga che hanno ridato animo ad uno spettacolo che manca ancora ritmo.
In scena, oltre a Walter Cardozo, Margarita Kurflan ed Elena Friso anche Cristiano Dall’Ara, Maria Rosa Franzin, Alfredo Rutar e Costanza Gruber.
Belli i montaggi musicali di Carlo Carcano.
Dopo gli applausi la serata è proseguita nel bel foyer del teatro dove il pubblico ha potuto mescolarsi ai ballerini per chiudere in bellezza.


Sonia Baccinelli  4 marzo 2017