Recensioni - Opera

Estravagario tenta la commedia musicale

Estravagario Teatro è una delle compagnie veronesi più quotate, da sempre diretta da Alberto Bronzato quest’estate ha presentato al Cortile Montanari una commedia musicale tratta da Eduardo Scarpetta “L’incredibile storia del medico dei pazzi (suonare pen

Estravagario Teatro è una delle compagnie veronesi più quotate, da sempre diretta da Alberto Bronzato quest’estate ha presentato al Cortile Montanari una commedia musicale tratta da Eduardo Scarpetta “L’incredibile storia del medico dei pazzi (suonare pensione stella)”.

 

 

L’allestimento come sempre è ben curato sia dal punto di vista della recitazione che della messa in scena, con costumi, scene e trucco coerenti e ben seguiti. Del testo di Scarpetta tuttavia resta poco più che l’idea e il canovaccio originale, il regista Alberto bronzato tenta infatti la strada della commedia musicale, inserendo due musicisti dal vivo e infarcendo il lavoro di numerosi stacchetti musicali che se possono sembrare inizialmente accattivanti dopo un po’ risultano stucchevoli e fini a se stessi. Questa scelta e una drammaturgia veramente troppo elementare soprattutto nel primo atto (rielaborazione a cura dello stesso Bronzato insieme a David Conati e massimo Menghini) rendono l’esperimento parzialmente riuscito.

 

Infatti la storia non riesce ad avvincere, è spesso prevedibile, incoerente e i pezzi musicali un po’ scontati non fanno decollare il “varietà”. Gli attori recitano con diligenza anche se spesso risultano sopra le righe. Tutto questo fino all’entrata di Tiziano Gelmetti che con un personaggio azzeccattissimo e un grande secondo atto salva letteralmente lo spettacolo. L’ingenuo allevatore padovano recitato in un dialetto italianizzato è infatti pienamente nelle sue corde, se ci aggiungiamo una grande perizia scenica e una innata capacità di accattivarsi il pubblico il gioco è fatto. Tutto il secondo atto è sostenuto praticamente da Gelmetti che ci fa dimenticare in buona parte la noia del primo. Anche la conclusione è affidata a lui con un bel monologo sulla pazzia.

Nel finale buon successo per tutti e ovazioni per Gelmetti.

A. Manuelli (16/08/08)