Recensioni - Opera

Giovane cast per un magnifico Così Fan Tutte al Teatro Comunale di Modena

Calorosi applausi per tutti gli interpreti

Il Così fan tutte messo in scena al teatro Comunale Pavarotti di Modena arriva dopo il debutto al Teatro Verdi di Pisa carico di aspettative, dato che la regia porta la firma di Stefano Vizioli ed è sinonimo di qualità e buongusto.

Lo spettacolo è stato realizzato in Coproduzione con Fondazione Pergolesi Spontini, Teatro Verdi di Pisa, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Teatro Sociale di Rovigo e Opéra-Théâtre Eurométropole de Metz.

Il lavoro svolto da Vizioli coi pochi personaggi dell’opera sa di cesello raffinato e resta nel solco della tradizione con qualche guizzo di modernità. Tutti gli interpreti si calano alla perfezione nel personaggio rappresentato e la fusione tra canto, recitazione ed interpretazione è totale.

L’allestimento è essenziale e pulito: le scene di Milo Manara ritraggono un Olimpo scherzoso e spensierato. Gli dei, al pari degli esseri umani, si innamorano, litigano e fanno pace. Tanti piccoli Cupido paffuti muniti di arco e frecce attendono con ansia le loro prede per creare scompiglio, mentre i fauni si divertono a rincorrere e spogliare le ninfe di turno. Le tinte tenui cullano lo spettatore immergendolo in un’atmosfera davvero rilassante. Semplici, ma efficaci le luci di Nevio Cavina.

Maria Mudryak, Lilly Jørstad e Francesca Cucuzza hanno ricoperto rispettivamente i ruoli di Fiordiligi, Dorabella e Despina e la loro prova è stata nel complesso di livello leggermente superiore a quella degli uomini che pure è stata eccellente. Le tre donne sono apparse perfettamente a loro agio nei personaggi: timori, rimorsi, prudenza, spavalderia, seduzione, leggerezza e giocosità sono state sia intonate che interpretate con brillantezza, forza e declinate in tutte le gradazioni di colore.

Tra gli uomini, Emanuele Cordaro nelle vesti di Don Alfonso è sicuramente in cima al podio: sin dall’incipit dell’opera la sua dizione è risultata magistrale e la voce potente e ben calibrata. I suoi modi naturalmente beffardi ed eleganti fanno di lui un perfetto animale da palcoscenico.

Antonio Mandrillo e Jiri Rajnis rispettivamente nei ruoli di Ferrando e Guglielmo hanno un’ottima presenza scenica e magnifiche voci splendidamente dosate. Gli amanti delle giovani donne riescono ad essere credibilmente gelosi di quello che ancora non è di loro esclusiva proprietà come solo gli uomini riescono a fare cadendo però, al pari delle donne, nella trappola di Don Alfonso Il finale irrisolto incorona Don Alfonso principe della burla lasciando lo spettatore nell’incertezza dal momento che non è dato di sapere se ci saranno o meno delle nozze.

Il Maestro Aldo Sisillo ha diretto l’Orchestra Filarmonica del Teatro Comunale di Modena con puntualità e sicurezza, lasciando godere ai cantanti i calorosi battimani di un pubblico attento e pieno di gratitudine.

Il Coro Lirico di Modena è stato preparato con grande cura da Giovanni Farina. Degno di nota il lavoro di Francesca Pivetta al fortepiano nell’accompagnamento dei recitativi.

I numerosi gli applausi a scena aperta per tutti gli interpreti e le varie chiamate a sipario hanno sicuramente ricompensato cantati e regista del magnifico lavoro svolto.

Sonia Baccinelli

Modena, 1 dicembre 2024