
Baiba Kokina trionfa nel ruolo di Clara
Durante l’ouverture i tendoni di velluto rossi sono stati punteggiati da una bellissima cascata di fiocchi di neve e, nel momento della loro apertura, il sipario del balletto ci ha trasportati nel freddo nord immergendoci in quell’atmosfera ovattata che solo il candore della neve silenziosa riesce a trasmettere.
In casa Stahlbaum fervono i preparativi per la festa della vigilia di Natale e i domestici si affrettano a pulire pavimenti e lucidare lampadari per l’arrivo degli ospiti. Nel ruolo della padrona di casa, Ieva Rãcene è apparsa subito raffinatissima, così come nell’interpretazione della danza araba nel secondo atto. Inizialmente la coreografia ha lasciato un po’ perplessi, dato che la marcia e la danza con schiaccianoci di Clara sono state solamente abbozzate. Poco convincenti anche le prime tre variazioni soliste, in particolare quella del soldatino, Aleksandrs Kalivods, e del topo Arturs Skutelskis, entrambi un po’ pesanti e forse anche su di età; generalmente è stata apprezzata l’idea di travestire gli ospiti da Pierrot, Arlecchini, Topini etc. Divertente la danza dei nonni, con Ints Rozinš che ha magistralmente interpretato il ruolo del vecchietto che fa baldoria durante la serata e poi si blocca col colpo della strega! Convincente anche l’espressività dei bambini tutti intenti a fare del loro meglio davanti a Babbo Natale per ottenere il loro agognato dono natalizio.
E finalmente entra in scena anche il principe schiaccianoci, Sergejs Neiksins, ballerino dalla figura esile e slanciata che ben si adatta al ruolo aristocratico. La coreografia di Aivars Leinmanis ha iniziato ad essere convincente dalla scena della battaglia tra i topi e i soldati, rendendo omaggio agli schieramenti militari così ben architettati da Petipa, lasciando però al principe l’onore di ferire a morte il re dei topi (mentre solitamente è Clara che lo stordisce tirandogli in testa la scarpetta). Belli, nel loro allestimento piuttosto tradizionale, anche il passo a due ed il balletto dei fiocchi di neve con le caratteristiche entrate-uscite in diagonale del corpo di ballo che ha danzato davvero molto bene. Il secondo atto, che prevede tutta la serie dei divertissement, è stato molto vario e alcune danze hanno convinto più di altre, idem dicasi per gli interpreti. Belle pirouettes ed equilibri di Ilana Puhova nella danza spagnola, elegantissima Ieva Rãcene con i suoi partners nella danza araba che ha convinto anche dal punto di vista coreografico, frizzanti i cinesini grazie all’elevazione di entrambi, d’impatto la danza russa. Davvero poco convincente dal punto di vista coreografico, ma anche di esecuzione invece la danza dei flauti, fatta eccezione per il buon lavoro di batteria maschile.
L’attesissimo walzer dei fiori non ha deluso nessuno degli spettatori e l’attenzione ha continuato ad essere altissima durante il passo a due solitamente danzato dalla fata confetto e del suo cavaliere. Baiba Kokina è stata a dir poco perfetta in ogni passaggio: equilibri, prese coi vari ballerini, giri, developpes alla seconda e tutto quello che di tecnicamente più difficoltoso il coreografo ha potuto farle danzare per mettere in risalto le straordinarie doti di questa eccezionale ballerina è stato eseguito splendidamente. Ottimo anche il lavoro dei grandi salti di Sergejs Neiksins nella sua variazione e nella coda.
Sonia Baccinelli 2 dicembre 2014
In una sala gremita anche di bambine piccolissime, ieri sera a Brescia è andato in scena Lo Schiaccianoci col balletto dell’Opera di Riga che ha chiuso la stagione di opera e danza 2014. Questo titolo di grande richiamo ha calato tutti nell’atmosfera natalizia, anche se la temperatura esterna ci fa pensare che in realtà l’inverno tarderà anche quest’anno ad arrivare.