Recensioni - Opera

Il Guercio di Puglia fra tradizione e modernità

Nuova opera contemporanea del compositore barese Nicola Scardicchio

La piazzetta antistante il Trullo Sovrano di Alberobello e, successivamente, il sagrato della Cattedrale di Conversano, entrambi in provincia di Bari, hanno ospitato un'iniziativa volta al recupero della storia pugliese del XVII secolo, ma in una chiave insolita ed accattivante: il compositore barese Nicola Scardicchio ha infatti potuto assistere alla prima della sua opera in un atto "Il Guercio di Puglia" ispirata alla vita di Giangiacomo Acquaviva d'Aragona, conte di Conversano e fondatore di Alberobello.

La redazione dell'opera è stata peraltro promossa dall'Associazione "Ventotto" di Alberobello che, col patrocinio della Regione Puglia dei comuni di Alberobello e Conversano ed alcune imprese locali, ha promosso un concorso di scrittura creativa tra gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado. I tre finalisti tra cui la vincitrice Valeria Lattarulo, forse perché ispirati a distanza da quello che è il fondatore del loro paese, sono stati tre alunni dell'Istituto Comprensivo "Morea-Tinelli" di Alberobello, sotto la guida dell'insegnante Fausta Palasciano.

Il 1° settembre quindi ha avuto luogo la prima assoluta: opera godibile in cui si racconta della beffa ordita dal servo Trifone ai danni del conte Giangirolamo, con l'aiuto della moglie, contessa Isabella (Mi chiamano Aspide, sono Isabella), mentre tentava di imporre - abitudine frequente, stando alla leggenda - lo ius primae noctis alla dama di compagnia Margherita, promessa sposa del nobile (e tessitore di tranelli) Tarsia. La musica di Scardicchio, coniuga efficacemente armonie contemporanee con la cupezza di un Seicento non così lontano. Efficace la scelta di affidare la voce narrante a Margherita, la fanciulla contesa dai tre personaggi maschili presenti sulla scena. La regia di Davide Gasparro fa rivivere visivamente, anzi "rispolvera" i personaggi storici nelle loro virtù e debolezze, nell'azione sottolineata dalla musica dell'orchestra, diretta agilmente da Danila Grassi. Di valore i giovani interpreti: Manuel Amati (Trifone), Carlo Sgura (Tarsia), la dimensione tragica e grottesca insieme di Alberto Comes e soprattutto della soprano Paola Leoci, che ha fatto rivivere una Contessa a tutto tondo, con l'auspicio che ci siano, in Puglia ed al di fuori, altre occasioni per godere della storia del Guercio.