Recensioni - Opera

Il talento Luigi Lo Cascio abbraccia la poesia di Sicilia

Intenso e coinvolgente recital dell’attore palermitano a Bedizzole per la rassegna “Acque e terre”

Quando un attore di fama sceglie di presentare al pubblico una lettura basata su testi ed autori eterogenei, il rischio più grande è quello di dare vita ad una sorta di “one man show” in cui l’attore, anziché divenire interprete della parola altrui, altro non fa che recitare sé stesso, utilizzando il materiale proposto come banco di prova per dare sfoggio del proprio istrionismo. Al contrario, Giorgio Strehler, in una lettera, rivolgendosi alla sua compagnia, così scriveva: “Siamo qui per fare teatro, ossia per dare qualcosa di noi al mondo attraverso le parole dei poeti che noi serviamo!”, riassumendo perfettamente quello che, a mio avviso, è il vero senso della recitazione e quello che magistralmente Luigi Lo Cascio è riuscito a realizzare nell’intenso recital dedicato alla poesia siciliana cui abbiamo avuto la fortuna di assistere a Bedizzole nel corso della rassegna Acque Terre Festival.
Dando prova di notevole sensibilità ed intelligenza interpretativa, l’attore palermitano ha adeguato volta per volta il proprio registro allo stile ed alle esigenze che ogni autore, anzi ogni singolo brano, richiedeva, dando prova sia di straordinaria varietà espressiva che di profonda intelligenza interpretativa. All’interno di un percorso che si snodava intorno ai due concetti tipici della letteratura siciliana, ovvero “contrasto” ed “inquietudine” Lo Cascio si è via via immedesimato nel disincanto di Pirandello, nella cupa disillusione di Quasimodo - che con “Uomo del mio tempo” ha dato il via al primo dei numerosi applausi a scena aperta -, nel tono favolistico di Bonaviri, nella graffiante ironia di Salvo Basso, per arrivare a due liriche scritte dal fratello Martino, interrotte da un improvviso temporale. Purtroppo la pioggia ha impedito la naturale conclusione della serata, che prevedeva ancora alcuni brani di poeti contemporanei tra cui Lucio Piccolo, ma quanto abbiamo avuto modo di godere è stato ampiamente sufficiente a farci apprezzare un repertorio tutto da ri-scoprire ed un attore il cui talento si conferma ad ogni nuova occasione.
Davide Cornacchione 27/06/2008