Recensioni - Opera

Interessante proposta per l’apertura del festival shakespeariano 2015 al Teatro Romano di Verona

Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard

In una calda sera di estate torna la magia del teatro Romano di Verona affacciato in riva all’Adige con la sua storia secolare di spettacoli dal vivo. Anche se quest’anno il festival shakespeariano è un po’ ridotto nei titoli con solo tre proposte, l’apertura è stata originale e di successo.

 

In cartellone infatti troviamo Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard, con Vinicio Marchioni, Daniele Liotti e Gianfelice Imparato. La regia è di Leo Muscato. Lo spettacolo, in prima nazionale, è prodotto da Bananas srl e Khora Teatro.  Si tratta di un testo contemporaneo di grande interesse da cui fu anche tratto uno splendido film negli anni novanta per la regia dello stesso Stoppard.

 

Il testo indaga con ironia graffiante la storia di due personaggi minori dell’Amleto di Shakespeare, da qui appunta l’attinenza con il festival dedicato al bardo Inglese. La messa in scena è semplice ed efficace e sviluppa il testo di Stoppard con maestria, puntando su una corda smaccatamente comica, affidando tutti i personaggi ad attori maschili e rendendo anche la storia secondaria di Amleto particolarmente farsesca. Un sipario rosso che si solleva nei momenti opportuni completa il gioco del teatro nel teatro che viene moltiplicato a dismisura.

 

Bravi e appropriati tutti gli attori che si alternano in vari ruoli con estrema efficacia e precisione.

 

Prima dello spettacolo è stato assegnato il premio Renato Simoni per la fedeltà al teatro all’attrice tedesca Andrea Jonasson.

 

Una bella sera di teatro estiva con una proposta certamente innovativa.

 

R. Malesci (03/07/2015)