Superlativa compagnia di canto diretta magistralmente da Lorenzo Passerini
Altro debutto ai Tirolerfestspiele di Erl con I Puritani di Vincenzo Bellini in forma di concerto. A dirigere il coro e l’orchestra del festival tirolese l’ottimo Lorenzo Passerini.
La fortuna sembra arridere al secondo debutto a Erl di Jonas Kaufmann nelle vesti di nuovo sovrintendente. Infatti prima dell’inizio, a orchestra e coro già schierati, il celebre tenore è costretto a fare l’annuncio di alcune inevitabili sostituzioni.
Non tutti i mali vengono per nuocere, come racconta Kaufmann, infatti arriviamo alla terza sostituta per il personaggio di Elvira: dopo Marina Monzò, ritiratasi già all’inizio delle prove, era prevista Zuzana Markovà, che però, si è improvvisamente ammalata. La soluzione, inaspettata e felice, è stata trovata con il pronto intervento in giornata di Jessica Pratt, che si trovava a Monaco per le repliche del Flauto Magico e che è subentrata in corsa alla collega ammalata. Ma non finisce qui, il personaggio di Arturo viene affidato al giovane tenore sudafricano Levy Sekgapane al posto del previsto ma indisposto Renè Barbera.
Che dire. Jessica Pratt esalta un’edizione concertante dei Puritani assolutamente memorabile. Il soprano regala un’interpretazione stellare per precisione, duttilità e impostazione vocale svettante e sul fiato. Una prova magistrale per lei che ha incantato il pubblico tirolese ricevendo numerosi applausi a scena aperta anche dall’orchestra.
Non da meno due grandi colleghi come Mattia Olivieri (Riccardo Forth) e Giorgi Manoshvili (Sir Giorgio). Grande maturità scenica e vocale per il baritono di Sassuolo, che riesce a disegnare il personaggio anche in una versione concertante e che dimostra di aver ormai raggiunto una maturità vocale eccellente, forte di uno strumento duttile, voluminoso e omogeneo. Bellissima anche la voce del basso Georgiano Giorgi Manoshvili, sonora, timbrata e omogenea in tutti i registri.
I due ricevono una vera ovazione dopo “Suoni la tromba e intrepido”, pezzo che devono bissare a furor di popolo.
Ottimo anche l’Arturo del giovane Levy Sekgapane, che esegue il suo pezzo d’entrata “A te o cara” con molta attenzione e con ottimi risultati, forte di una voce adamantina e dal timbro accattivante. Qualche piccola difficoltà per lui nell’impervia aria del terzo atto.
A completare un cast stellare i bravi Emilia Rukavina, Pawel Horodyski, dalla profonda voce di basso e Peter Kirk.
Lorenzo Passerini regala una bellissima lettura della partitura, effettuando qualche taglio opportuno. Ottiene sonorità pastose e drammatiche, per poi piegare l’orchestra ad un lirismo romantico o alla sonorità lieve ed agogica delle melodie belliniane. Una grande prova per lui.
Meritato successo al calor bianco a fine serata, con ovazioni per Jessica Pratt.
Raffaello Malesci (Sabato 28 Dicembre 2024)