Recensioni - Opera

Le suggestioni notturne del Trovatore

L’allestimento del capolavoro verdiano firmato da Franco Zeffirelli torna sul palcoscenico dell’Arena

Al contrario la regia, povera di idee, si limita a comporre dei tableaux vivents, lasciando all’esperienza dei singoli interpreti la costruzione e l’evoluzione dei loro personaggi. Visivamente resta comunque un allestimento di forte impatto che, grazie anche agli sfarzosi costumi di Raimonda Gaetani si fa pienamente apprezzare.
Qualche perplessità ha suscitato invece l’aspetto musicale, caratterizzato da una coppia di protagonisti non perfettamente in forma.
Hui He, che avevamo molto apprezzato come Leonora in altre edizioni, pur esibendo sempre un timbro pieno e ricco di armonici, ha mostrato alcune difficoltà nel gestire il ruolo, in particolare nel registro acuto, in cui attacchi e intonazione non erano sempre impeccabili. Difetti questi riscontrati in misura ancora più evidente anche nel Manrico di Marco Berti, povero di fraseggio ed incerto nelle note di passaggio.
Decisamente più efficace l’apporto delle voci gravi: Artur Rucinsky è stato un conte di Luna dal timbro morbido e ricco di sfumature, mentre Violeta Urmana ha delineato una Azucena energica e volitiva senza mai scadere nell’eccesso.
Adeguata la prova del Ferrando di Sergey Artamonov
Daniel Oren, che può vantare un rapporto di continuità con l’orchestra dell’Arena quale nessun altro concertatore, ha diretto con mano sicura imprimendo il giusto ritmo alla narrazione e prestando sempre attenzione alle esigenze dei cantanti.
Al termine applausi per tutti in particolare per Rucinsky e Oren.

Davide Cornacchione 6 luglio 2016


Nonostante il suo debutto risalga a tre lustri fa, il Trovatore è, fra gli spettacoli creati da Franco Zeffirelli per l’Arena di Verona, quello che, a mio avviso, rimane il più godibile, nonostante l’impianto molto tradizionale.
La scenografia, che si ispira ad un medioevo guerriero, caratterizzata da due giganteschi cavalieri e da tre torrioni su cui svettano lance e picche, continua ad esercitare il suo fascino, grazie anche alle suggestive luci che immergono la vicenda in un’atmosfera notturna.