Non solo comicità nell’allestimento del testo di Aristofane allestito da Andrea Battistini per il CTB
Questa scelta si è tradotta in una divisione abbastanza netta dello spettacolo: ad una prima parte più impegnata, dai toni spesso seri, quasi drammatici, ha fatto seguito una seconda parte più grottesca, più in linea con quanto ci si sarebbe aspettato leggendo il titolo della rappresentazione.
Il messaggio che passa da questo spettacolo, oltre all’insensatezza della guerra, è quello che la donna, grazie alla sua intelligenza ed alla sua umanità, è per molti versi più adatta dell’uomo ad impegnarsi nella vita politica ed a gestire delicate questioni diplomatiche senza necessariamente ricorrere all’uso della forza.
L’allestimento, che non si avvale di alcun supporto scenografico ed utilizza abiti contemporanei abbastanza anonimi, basa la sua riuscita esclusivamente sulla recitazione, riuscendo in buona sostanza a vincere la sfida.
L’ensemble di attori si è mostrato molto affiatato e tutti, comprese le ragazze del coro, hanno ben aderito ad una drammaturgia che, pur strizzando l’occhio ad una comicità di carattere, ha cercato di dare tridimensionalità ai personaggi.
Molto intenso ad esempio si è rivelato il lungo dialogo tra Lisistrata e Lamaco che chiude la prima parte ed altrettanto efficace, se pure in tono meno drammatico, è stato anche quello che ha portato alla riconciliazione di Diceopoli e della moglie.
Vero è che lo spettacolo a volte è sembrato dilatarsi in scene che avrebbero potuto essere gestite in maniera più incisiva: la proclamazione dello sciopero del sesso, normalmente all’inizio della rappresentazione, è arrivata dopo un’abbondante mezz’ora, preceduta da un lungo dibattito all’assemblea, ed anche l’invettiva del secondo atto contro Euripide si sarebbe potuta riassumere.
D’altra parte non è comunque mancato il divertimento scaturito dalla caustica comicità di Aristofane che, se nella prima parte si è limitato ad una manciata di battute, nella seconda, grazie al profluvio di falli sguainati e doppi sensi di natura sessuale ha opportunamente alleggerito il tono della rappresentazione.
Calorosa la risposta del pubblico al termine della rappresentazione che ha applaudito il numeroso gruppo di attori che citiamo singolarmente: Chiara Di Stefano, ottima Lisistrata, Alessandro Buggiani, Paolo Mutti, Davide Pedrini, Daniele Squassina, Ada Simona Totaro, Francesco Tozzi, Federica Barbaglia, Chiara Battistini, Luisa Borini, Giulia Delicato, Eleonora De Luca, Giuseppina Facco, Cecilia Malatesta, Giulia Pizzimenti, Sabrina Scolari, Elena Strada.
Davide Cornacchione 11 novmbre 2014
Prima produzine della nuova stagione del Centro Teatrale Bresciano, “Lisistrata, colei che scioglie gli eserciti”, ha inaugurato il cartellone dello stabile al Teatro Sociale di Brescia.
Andrea Battistini, che ha rielaborato il testo oltre a curare la regia, ha usato come struttura la Lisistrata di Aristofane, inserendovi brani di altri testi del commediografo greco (Le donne a parlamento, La festa delle donne, La pace, Gli acarnesi) aventi sempre come tema il rapporto tra le donne e la politica.