Recensioni - Opera

Momix: i loro primi 35 anni

La nuova creazione W momix forever entusiasma il Teatro Romano

Lo spettacolo comprende 4 nuove coreografie inserite in una sorta di “best of” delle produzioni precedenti.
Nella prima parte, aperta da “Pleiades” di Momix in Orbit, il cui fondale  di stelle ci accompagnerà per tutto lo spettacolo, fanno seguito due coreografie tratte da “Opus cactus”, tra cui “Dream Catcher” rimasta nella memoria per il particolarissimo attrezzo ginnico inventato appositamente per l’occasione, e altre da reMix  e Bothanica. Tra le nuove creazioni spiccano “Light reigns” basata su un suggestivo gioco di luci e la bellissima “Paper Trails” in cui i corpi nudi dei ballerini vengono rivestiti da testi scritti proiettati sull’intero palcoscenico richiamando alla memoria le immagini del film “The pillow books” di Peter Greenaway..
La seconda parte include una selezione di Sun Flower Moon e Bothanica, tra cui il celeberrimo “Aqua flora” caratterizzato dall’impiego di un originale costume, a conferma del continuo interesse di Pendleton nella ricerca e nell’uso di materiali particolari per ottenere effetti sempre più suggestivi.
A titolo personale devo riconoscere che, rispetto alle versioni originali in cui le coreografie erano in parte offuscate da fastidiose diapositive proiettate su un sipario a proscenio, ho di gran lunga preferito queste riedizioni in cui l’attenzione può meglio focalizzarsi sul lavoro dei danzatori.
Suggestive anche le riprese da Momix classics, tra cui spiccano “Spawning” le cui immagini sono quasi diventate un logo della compagnia,  e “Tuu” in cui i due interpreti Rebecca Rasmussen e Steve Ezra forniscono una prova maiuscola di abilità.
Il divertente e scanzonato “If you need somebody” da reMIX chiude sulle allegre note di Bach l’ennesimo successo di un gruppo che da 35 anni suscita l’entusiasmo del pubblico registrando una serie pressoché ininterrotta di “sold out”, come si è puntualmente verificato anche stavolta a Verona.

Davide Cornacchione 29/07/2015


Il Teatro Romano di Verona è uno dei luoghi d’elezione dei Momix. A partire dal loro debutto in Italia non c’è spettacolo del gruppo statunitense che non abbia calcato anche il palcoscenico scaligero, tradizione rispettata anche da W Momix Forever, ultima suggestiva creazione nata per celebrare il 35° compleanno della compagnia.