Recensioni - Opera

My Fair Lady per “La Grande Età” al Ponchielli di Cremona

La Compagnia Corrado Abbati applauditissima

La vicenda è universalmente nota. Il professor Higgins (Luca Mazzamurro), glottologo britannico di fama internazionale, scommette con il colonnello Pickering (Fabrizio Macciantelli) che nel giro di sei mesi riuscirà a trasformare la povera fioraia Eliza Doolittle (Antonietta Manfredi) in una dama in grado di reggere il confronto con l’alta società britannica. Dopo estenuanti tentativi ed un primo fallimento all'ippodromo di Ascot, Eliza viene finalmente apprezzata per i modi e l'eleganza dalla benpensante società vittoriana. Ad esperimento concluso, secondo il professor Higgins la giovane fioraia dovrebbe tornare nella strada da dove era stata tolta, ma ovviamente Eliza non è più la stessa persona di prima: le nozioni di buona educazione ricevute e l’essersi innamorata del suo mentore, fanno sì che Eliza voglia fermarsi in casa del professore. Sentendosi però rifiutata fugge disperata e solo allora Higgins si renderà conto quanto la ragazza sia diventata importante anche per lui. Così i due torneranno finalmente a vivere assieme giungendo al lieto fine.
L’adattamento registico di Corrado Abbati è stato riuscitissimo. Le espressioni della lingua inglese, in particolare del cockney sono state elaborate con tale semplicità da essere per tutti immediatamente comprensibili senza dover spendere fiumi di parole in note di regia che ne chiarissero gli intenti. Quello che è stato giustamente messo in risalto nella resa teatrale, sono state le già bellissime canzoni, i balletti e l’eleganza dei costumi di scena disegnati da Artemio Cabassi (davvero incantevoli quelli della corsa ad Ascot). Bravi anche gli interpreti, in primis lo stesso Corrado Abbati che strappa l’applauso sin dalla sua entrata. Sciolta ed elegante Antonietta Manfredi che ha retto benissimo il confronto con la grande Audrey Hepburn. Divertente e sarcastico Luca Mazzamurro nelle vesti del saccente professor Higgins. Piacevoli e mai banali infine gli intermezzi del corpo di ballo.
Un pomeriggio ben speso in allegria in compagnia di una storia assolutamente romantica, ma anche divertente.

Sonia Baccinelli  2 febbraio 2016


Il doppio appuntamento previsto per martedì 2 febbraio (ore 15 e ore 18) ha pienamente soddisfatto il pubblico presente in sala. My Fair Lady, tratto dalla famosa commedia Pigmalione scritta da George Bernard Shaw all’inizio del secolo scorso è più che mai ancora attuale nelle sue tematiche più profonde e la musica composta da Loewe per la celeberrima versione cinematografica del 1964 con l’indimenticabile Audrey Hepburn resta sentimentalmente senza tempo.