Recensioni - Opera

Ottima edizione di Lucia al Comunale

Efficace la compagnia di canto. Successo per il tenore Stefan Pop.

Nuovo produzione di Lucia di Lammermoor per il Teatro Comunale di Bologna in coproduzione con il Teatro di Bilbao, l’opera Slovacca e il Teatro Carlo Felice di Genova.
Spettacolo nel complesso gradevole ed efficace, soprattutto grazie all’ottima compagnia di canto messa in campo dal teatro. Sicura la direzione del maestro Michele Mariotti, che segue efficacemente i cantanti anche se a volte con tempi troppo rilassati. La messa in scena è stata affidata a Lorenzo Mariani, con le scene di Maurizio Balò e i costumi di Silvia Aymonino.

 

Pur nella sua semplicità, la soluzione scenica risulta efficace con ampio uso fondali a scomparsa con grandi vetrate regolari su cui vengono proiettate scene della natura scozzese. Si riconosce il gusto rigoroso e geometrico dello scenografo. Purtroppo le scelte registiche non vanno di pari passo alle proposte sceniche: l’idea di sottolineare la violenza e la brutalità dei personaggi, oltre a risultare a volte eccessiva,  si traduce in  movimenti spesso impacciati e convenzionali. Spaesato anche il coro che si limita ad entrare e uscire in modo meccanico senza mai essere realmente “personaggio”. Azzeccata invece la scena della pazzia, in cui Lucia irrompe sul tavolo della festa ove l’uccisione del suo promesso sposo viene mostrata scenicamente pur essendo già stata raccontata dall’arioso del basso. Nel complesso lo spettacolo, pur non convincendo pienamente, fila senza intoppi, riducendo i tempi morti e lasciando spazio ai cantanti.

 

Cantanti che sono la parte migliore della serata. Grande successo per la voce calda e svettante del tenore rumeno Stefan Pop che ha incantato il pubblico del teatro ricevendo a fine serata i maggiori applausi. Interpretazione calibrata e convincente la sua, un giovane da tenere d’occhio. Lucia era il soprano russo Irina Lungu che ha cantato con voce sicura e intonata, mancando forse soltanto di quel tanto di carisma necessario per emergere appieno. Ottimo anche il baritono austriaco Markus Werba, interprete di Lord Enrico Ashton, anche se questa parte risulta forse troppo onerosa per la sua vocalità. Buona anche la performance del basso russo Evgeny Stavinsky, dotato di una vocalità scura tipica delle voci slavesi è ben disimpegnato nel suo ruolo. Professionale l’Arturo di Alessandro Luciano.
Positiva anche la prova del coro diretto da Andrea Faidutti.
A fine serata caldo successo di pubblico.

Rafafello Malesci (18/06/2017)