Recensioni - Opera

Peperoni difficili, la verità chiede di essere conosciuta.

Applauditissima replica dello spettacolo di Rosario Lisma al Teatro Sociale

Nella trama, un parroco di provincia si vede piombare in casa la virtuosa sorella missionaria, della quale si innamorerà un amico colto e brillante, sebbene spastico; handicap che i paesani fingono di non vedere. La sorella, convinta di aver trovato nella verità la chiave universale per potersi rapportare alla vita, come il bambino dei “Vestiti nuovi dell’imperatore” rivela a ciascuno la propria nudità, sovvertendo la semplicità dei rapporti che suo fratello, grazie alla fede,  ha cercato di creare con tutti i personaggi della vicenda.


Come un affiatato quartetto d’archi i quattro interpreti si calano perfettamente nell’ottima drammaturgia portandone  alla luce i contrasti con grande spigliatezza.  Oltre all’umanissimo prete di Rosario Lisma abbiamo apprezzato l’intensa Anna Della Rosa, il commovente Andrea Narsi e la straordinaria interpretazione di Ugo Giacomazzi a cui tocca il ruolo del brillante seduttore spastico.

 

Caldissimi applausi e ripetute chiamate a proscenio da parte di un Teatro Sociale praticamente esaurito hanno confermato il successo dello spettacolo.

 


Davide Cornacchione 12/01/2015

 

Esiste un’unica versione della verità oppure essa è solo la rappresentazione mentale del mondo che ci circonda  che ognuno di noi si è costruita? Uno spettacolo commovente ed umoristico, Peperoni Difficili, che pone domande sul significato assoluto della verità opposta alla “menzogna a fine di bene” o al “far finta di niente”,  cui spesso preferiamo far ricorso.

 


Rosario Lisma interpreta e dirige un testo coraggioso e controcorrente sul rapporto tra verità e fede. La sua forza è proprio nella messinscena delle piccole cose, dei dettagli diabolici, delle tragedie quotidiane.