Recensioni - Opera

Propeller a pieni giri al teatro Romano

Dopo lo sfacelo di “Molto rumore per nulla” presentato dagli attori televisivi nostrani, arriva al Teatro Romano la compagnia Inglese Propeller diretta da Edward Hall e impartisce una vera e propria lezione al sistema teatrale italiano.
Un grande spettacolo quello proposto dai Propeller: un gruppo di attori affiatati, gran ritmo, testo integrale, lazzi, frizzi, divertimento, monologhi shakespeariani al completo, messa in scena semplice ma efficace, molte idee senza molti soldi, preparazione meticolosa, abitudine alla recitazione, grande mestiere, voce naturale senza amplificazione… 

 

 

Si potrebbe continuare ancora, ma è sufficiente confrontare le caratteristiche elencate con quanto propone il teatro italiano e con quanto visto quest’estate al Romano perché ognuno si faccia le proprie riflessioni.
Ma torniamo ai nostri Propeller. Tutti uomini innanzi tutto, come ai tempi di Shakespeare. Non si sente assolutamente la mancanza femminile, non per niente il bardo scriveva per soli uomini, anzi raramente ho visto una bisbetica così efficace come quella messa in scena da Dan Wheeler.

 

Lo spettacolo, anche se di una durata ragguardevole, riesce a non annoiare mai e scorre nel pedissequo rispetto di Shakespeare con aggiunta di gag moderne ed esilaranti, grande fisicità e musica suonata dal vivo da parte di tutti gli attori.
Tutti bravissimi gli interpreti da citare in blocco come compagnia: Vince Leigh, Finn Hanlon, Gary Shelford, Chris Myles, John Dougall, Ben Allen, Liam O'Brien, Arthur Wilson, Joseph Chance, Dan Wheeler, Christopher Heyward, Benjamin O'Mahony, Lewis Hart, Darrell Brockis.

Grandi applausi nel finale e una festa per Shakespeare. Meditate teatranti italiani, e imparate!

R. Malesci (26/07/13)