Recensioni - Opera

Sei personaggi in cerca di omogeneità

Spettacolo decisamente lento a partire questi “Sei personaggi” diretti da Scaparro, per i quali è stata scelta una lettura estrema...

Spettacolo decisamente lento a partire questi “Sei personaggi” diretti da Scaparro, per i quali è stata scelta una lettura estremamente tradizionale in cui tutto viene incentrato sull’attore. Infatti a parte le solite concessioni metateatrali attraverso la messa in mostra delle macchine sceniche, e la scelta di creare alcuni siparietti con musiche d’epoca, nel tentativo (peraltro non riuscitissimo) di creare qualche momento di distrazione, il resto della produzione si può dire si basasse esclusivamente sulle prove degli attori.
Attori che in più di un’occasione hanno dato l’impressione di mancare di omogeneità, non trasparendo una linea interpretativa comune, per cui alla fine la sensazione era quella che ognuno recitasse al meglio delle sue possibilità. Per cui se per gli “attori di teatro” si è scelto di utilizzare un registro sopra le righe, ricco di ammiccamenti col pubblico (forse un po’ eccessivi), per quanto riguarda i “personaggi”, che dovrebbero rappresentare il Mondo reale, questi sembravano mancare di unitarietà.
Abbiamo quindi il padre asciutto e quasi intimista interpretato con grande intensità da Carlo Giuffré, contrapposto ala figlia esteriore e spesso ringhiante offerta da Valentina Bardi, scelta che peraltro non le ha impedito di avere dei buoni momenti sulla scena. Troppo enfatica invece risultava la madre di Leda Negroni, mentre Pino Micol era un capocomico abbastanza generico.
Complessivamente uno spettacolo partito in maniera abbastanza anonima, che ha raggiunto dei momenti di vera intensità solo verso la fine della prima parte, nelle scene dell’incontro tra il padre e la figlia nel salotto di Madama Pace, e che poi nel secondo atto è tornato sui registri iniziali.
Alla fine il pubblico che gremiva la sala ha comunque aplaudito calorosamente gli interpreti tributando un’ovazione (meritata) a Giuffré.

Davide Cornacchione 30/11/01