Recensioni - Opera

Splendidi Momix al Teatro Romano

Lo spettacolo non ha una drammaturgia vera e propria ma si snoda sul filo delle sensazioni e delle emozioni: dal sogno iniziale ...

Lo spettacolo non ha una drammaturgia vera e propria ma si snoda sul filo delle sensazioni e delle emozioni: dal sogno iniziale su una leggerissima ed eterea amaca, fino allo schiudersi magico dei fiori o alla camminata convulsa e frenetica degli insetti che popolano il deserto immaginato dai Momix. Ma il coreografo americano non si limita a questo, inventa e reinventa in continuazione la danza utilizzando gli attrezzi più svariati a fini coreografici, spingendo anche molto sulla performance muscolare e atletica dei suoi ballerini e spesso facendo l’occhiolino al circo. Di grandissima suggestione l’inizio della seconda parte in cui i ballerini giocano e danzano animando un attrezzo ginnico-coreografico con movimenti di raffinata precisione.

Non manca nemmeno l’ironia, con un rosso bruco del deserto formato dai ballerini che avvinghiati creano delle divertenti e spassose composizioni di corpi. Il tutto supportato da una musica sempre appropriata e con molti rimandi etnici soprattutto alla musica degli indiani d’america.
Il numerosissimo pubblico ha salutato tutti gli interpreti con lunghissimi e calorosi applausi.

(Lunedì 6 Agosto 2001)
R. Malesci