Recensioni - Opera

Stagione alternativa per il Teatro La Fenice di Venezia

Pochi classici e spazio al Barocco e al contemporaneo con riferimenti goldoniani per la prossima stagione. Fidelio apre la stagione, poi Lombardi di Verdi, Faust di Gounod e Peter Grimes di Britten come nuove produzioni. Innovazione nelle proposte registiche con Damiano Michieletto, Joan Anton Rechi e il controverso duo Barbe&Doucet per la conclusiva Fille du régiment di Donizetti.

Farà discutere la prossima stagione del Teatro La Fenice di Venezia, improntata com’è su opere desuete, un grande spazio al barocco e la scelta di regie che si preannunciano, se non dirompenti, sicuramente innovative. I grandi titoli di repertorio come Madama Butterfly (Settembre 2022) e Trovatore (Settembre 2022) sono invece riprese di spettacoli già visti.

Si parte con un omaggio a Ludwig van Beethoven: Myung-Whun Chung dirigerà Fidelio (Novembre 2021) per la regia dell’andorrano Joan Anton Rechi. Unica produzione verdiana I Lombardi alla prima crociata diretti da Sebastiano Rolli e affidati al quasi debuttante regista Valentino Villa.

Alex Esposito e Carmela Remigio saranno poi i protagonisti del Faust di Gounod (Aprile 2022) ancora affidato a Joan Anton Rechi e diretto da Frédéric Chaslin. Lo scozzese Paul Curran metterà invece in scena un capolavoro del novecento quale Peter Grimes di Benjamin Britten, mai rappresentato a Venezia nonostante la costante collaborazione di Britten con il teatro. La direzione d’orchestra è affidata a Jurai Valcuha.

Grazie anche al piccolo Teatro Malibran, la Fenice sembra fra le poche istituzioni liriche italiane ad occuparsi anche di opera Barocca, o comunque di ispirazione antica. Si segnala infatti l’opera contemporanea Le Baruffe (Febbraio 2022) per la musica di Giorgio Battistelli e la regia di Damiano Michieletto, ovviamente ispirata alla celebre commedia dell’avvocato veneziano. A Maggio 2022 avremo poi La Griselda di Antonio Vivaldi, anche qui con un libretto ispirato a Goldoni. Gli allievi del conservatorio si dedicheranno anch’essi al barocco portando in scena a Maggio 2022 Scipione nelle Spagne di Antonio Caldara. Vedremo se gli allestimenti saranno all’altezza della riscoperta dell’opera barocca così in voga in Europa.

Immaginiamo una conclusione vulcanica con La Fille du Régiment di Gaetano Donizetti affidata all’eccentrico duo registico Barbe&Doucet, che ormai sono un sodalizio artistico di grande successo dal 2000. Allo spettacolo è annunciata anche la partecipazione di Marisa Laurito. Stefano Ranzani dirigerà l’orchestra della Fenice.

Diversi spunti interessanti dunque per un cartellone sicuramente non tradizionale e, fra le poche istituzioni italiane, anche un’opera contemporanea italiana. Ora confidiamo nei risultati.

Ulteriori informazioni www.teatrolafenice.it

R. Malesci