Stagione zeppa di grandi nomi della lirica in Arena, che culmina con l’arrivo dell’acclamato tenore tedesco Jonas Kaufmann

Diciamolo apertamente. Da anni non si vedeva una stagione areniana di tale livello per quanto riguarda le voci. Quasi ognuna delle numerose serate aveva più di un motivo di interesse con grandi star della lirica e cantanti di grido. Basta citarne alcuni: da Anna Netrebko a Yusif Eyvazov, da Anna Pirozzi a Ambrogio Maestri e Placido Domingo, ma ancora Vittorio Grigolo, Roberto Alagna, Michele Pertusi, Georges Petean, Alexandra Kurzak, Sonya Yoncheva e così via.

A completare questa stagione indimenticabile, giunge in Arena anche Jonas Kaufmann per una serata concerto in cui affronta sia il repertorio italiano, sia, grande e inusuale novità, il repertorio wagneriano. Infatti nella prima parte del concerto viene proposto il preludio del terzo atto di Lohengrin e a seguire la scena tra Sigmund e Sieglinde dal primo atto di Die Walküre. Repertorio forse non adatto alla cavea areniana, ma di sicuro interesse affrontato da uno specialista come Kaufmann, che affiancato dal valente soprano Martina Serafin, ha fatto apprezzare per tutta la complessità del recitar cantando wagneriano grazie ad una voce sempre densa di armonici e perfettamente incentrata sul dettato del maestro di Lipsia. Che sia la volta buona che si possa aprire la strada ad uno spettacolare Lohengrin in Arena?

Nella seconda parte del concerto Jonas Kaufmann risale sul podio del mattatore affrontando il repertorio italiano e incantando letteralmente l’arena con la sua voce e la sua tecnica, sempre accompagnato dalla valente Martina Serafin e con Joachen Rieder a capo dell’orchestra areniana. Grande spazio a Forza del Destino di Verdi e all’Andrea Chenier di Giordano che hanno mandato in visibilio l’Arena gremita in ogni posto disponibile.

Il pubblico ha poi trascinato Jonas Kaufmann in una lunga serie di bis, fra cui le celebre arie delle amate opere pucciniane.

Un profluvio di applausi e una grande festa della musica per una serata indimenticabile.

R. Malesci (17 Agosto 2021)