Recensioni - Opera

Un divertente Giorgio Zanetti sostituisce Geppi Cucciari

Il comico bresciano al Palabrescia regala una piacevole serata in sostituzione della celebre collega

‘A causa di una improvvisa indisponibilità di Geppi Cucciari, lo spettacolo di questa sera è stato rinviato al 19 marzo 2010. Questa sera il PalaBrescia offrirà gratuitamente a tutti i presenti una serata di cabaret con Giorgio Zanetti. I biglietti già acquistati saranno validi per la nuova data e non dovranno essere sostituiti. Per coloro che desiderassero il rimborso è necessario presentarsi nelle rivendite d’acquisto entro martedi 16 marzo 2010’

Questo l’annuncio che ci attende al nostro ingresso al Palabrescia ieri sera: Geppi Cucciari non c’è, lo spettacolo è rinviato e l’organizzazione del Palabrescia gestisce l’emergenza offrendo gratuitamente un spettacolo sostitutivo, quello di Giorgio Zanetti, cabarettista, fantasista, cantante bresciano.

Il pubblico, che numeroso affolla già l’ingresso, aderisce in maniera pressoché totale all’invito e un Palabrescia ‘tutto esaurito’ assiste alla performance di due ore di Zanetti, attore che se pur non vanta la notorietà della Cucciari  (ne è stato però collega a Zelig), ha un curriculum assai nutrito di spettacoli, apparizioni televisive in varietà e sit-com e un folto carnet di personaggi.

L’intrattenimento è di ottima qualità: dopo le prime battute di rito che ironizzano sulla improvvisa chiamata, lo spettacolo parte con il primo dei personaggi che Zanetti ci offre:  suor Letizia, personaggio già portato a Zelig, con i suoi commenti sereni e cinici al tempo stesso, il Corso di Corteggiamento Elementare per Giovani maschi, Orso Bruno Gentile il contadino che fa parte dei Cobas del latte e che ci canta una bellissima canzone d’amore, dedicata al suo … trattore: ‘Perdere il Trattore’ parodia della famosa canzone di Massimo Ranieri ‘Perdere l’amore’.

Ai personaggi e alle canzoni si alterna anche un vivace colloquio con il pubblico coinvolto in scambi di battute e invitato da un altro personaggio di Zanetti, Johnny Cotton, un improbabile star del rock, a intonare ‘In the old factory’ nient’altro che ‘Nella vecchia fattoria’ seguita da una caldissima versione da piano bar di ‘Heidi’.

Insomma lo “one woman show” è diventato uno one man show che ha permesso un intrattenimento gradevolissimo di circa due ore per un pubblico partecipe ed entusiasta che ha mostrato di non avere sofferto (troppo) dell’improvviso inconveniente.
Ci attende ora l’appuntamento con Geppi Cucciari il 19 marzo.

Simona Carbonini 8 marzo 2010