Recensioni - Opera

Un piacevole Barbiere di Siviglia al Teatro Regio

A Parma il capolavoro rossiniano a 150 anni dalla scomparsa del musicista

Un Barbiere di Siviglia misurato, senza eccessi da un punto di vista vocale, quello andato in scena al Teatro Regio di Parma il 31 marzo 2019. Teatro gremito per una ripresa scenografica che ci è piaciuta ieri come allora. Allestimento semplice, con scenografie di ferro battuto impreziosito da imponenti strutture mobili e vetrate che tratteggiano una Siviglia spoglia ma capace di dare risalto ai singoli protagonisti sempre nel pieno rispetto della musica.

 

La regia piuttosto classica e convenzionale di Renato Bonajuto non ha regalato grandi slanci di fantasia, mantenendosi piuttosto fedele alla precedente di Beppe de Tomasi. Rispetto alla precedente edizione (stagione 2004-2005) la qualità recitativa dei protagonisti si è mantenuta su livelli piuttosto ordinari, con qualche piccola eccezione.

 

Il protagonista dell’opera, Figaro, interpretato da Mario Cassi è risultato simpatico, disinvolto sulla scena e tecnicamente preciso. Buona vocalità e potenza nel registro acuto ma con gravi e centri non così corposi e incisivi. Bis della cavatina ormai più di rito che di merito.
La Rosina di Chiara Amarù, anche se colta da una indisposizione è risultata precisa, corretta nei passaggi più difficoltosi e vocalmente limpida.
Buona la prova del conte di Xabier Anduaga con voce bene impostata, limpida anche se a volte inficiata da un timbro nasaleggiante che può creare qualche disagio soprattutto nelle agilità. Nel complesso comunque una prova rimarchevole nonostante la dizione fosse un po’ troppo spagnoleggiante.

Ottimo il Don Bartolo di Simone Del Savio. Dotato voce corposa, limpida sia nel registro centrale che in quello grave e di solida tecnica, delinea in personaggio scorbutico ma simpatico.
Sugli scudi il Don Basilio di Roberto Tagliavini: voce rotonda, calda e vibrante, fiati lunghi e timbro grave delizioso. Non concesso il bis della Calunnia che però avrebbe meritato.
Brava, simpatica ed efficace la Berta di Eleonora Bellocci che risaltava per gli acuti squillanti.

L'Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e coro del Teatro Regio di Parma hanno contribuito alla riuscita dello spettacolo. Sul podio Alessandro D’Agostini ha diretto un Barbiere sostanzialmente lineare, rispettoso del dettato rossiniano ma senza particolari guizzi.
Lo spettacolo ha comunque incontrato il favore di tutto il pubblico in sala che ha salutato gli interpreti con applausi generosi e meritati.

Claudio Giacoboni 31/03/2019