Recensioni - Opera

William Shakespeare in 90 minuti di ricreazione

Zuzzurro e Gaspare inaugurano il 64° Festival Shakespeariano con uno spettacolo che ironizza sulle opere del grande autore

Prendendo spunto da una pasticciata “lectio magistralis” tenuta dai tre membri di una famigerata “Shakespeare Pocket Company”  gli attori assemblano un pout-pourri tratto da spezzoni che vanno da Romeo e Giulietta a Tito Andronico ad Amleto, passando attraverso una serie di curiosi episodi quali una semiseria lezione su come cucinare i propri ospiti stile “Cotto e mangiato” o un’improbabile partita di calcio tra i vari re che si sono avvicendati nel corso della Guerra delle Due Rose.
Ovviamente un lavoro del genere non poteva che nascere in Inghilterra, dove le battute shakespeariane sono conosciute come da noi il Padre nostro e non poteva trovare debutto più adeguato dell’Estate teatrale Veronese dove da ormai 64 anni Shakespeare è di casa.
Questa prima italiana è nata dall’intuizione del veronese Paolo Valerio, autore della regia in tandem con Alessandro Benvenuti, e dalla collaborazione con una delle nostre coppie comiche per eccellenza, ovvero Zuzzurro e Gaspare, affiancati dall’ottimo Maurizio Lombardi.
Lo spettacolo, pur staccandosi dalla versione inglese per riadattarsi al gusto italiano, risente moltissimo dell’impostazione originale. Molte gags e molte situazioni sono infatti simili, se non identiche, quasi si trattasse di un format da esportazione.
Nonostante quindi qualche perplessità sulla regia che, pur firmata a quattro mani, non sembra brillare per inventiva e ricchezza di spunti, lo spettacolo procede in maniera spedita grazie al più che solido professionismo dei tre attori che, nello stile del miglior cabaret, trovano fin da subito la complicità con un  pubblico estremamente reattivo e partecipe. Infatti il Teatro Romano, per l’occasione quasi esaurito, apprezza senza riserve ed alla fine viene ulteriormente ripagato da un surreale bis del’Amleto. 
Un inizio di stagione all’insegna del sorriso quindi  che predispone meglio lo spirito alle tragedie che seguiranno.

Davide Cornacchione 13/07/2012


L’inaugurazione del 64° Festival Shakespeariano ha coinciso con la prima assoluta italiana di un testo che esula dalla sua abituale programmazione. Tutto Shakespeare in 90 minuti è infatti la versione italiana della commedia “The Complete Works of William Shakespeare (abridged)” dell’inglese  Adam Long: una irriverente parodia che si diverte a rimescolare le carte all’intero del catalogo del Bardo di Stratford.