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Umberto Orsini torna a Genova protagonista de Il costruttore Solness di Henrik Ibsen

La regia così come la scenografia, le luci e i costumi sono curati da Alessandro Serra

Da mercoledì 19 a domenica 23 febbraio 2020 Teatro Gustavo Modena

Il costruttore Solness
di Henrik Ibsen

con Umberto Orsini,
Lucia Lavia, Renata Palminiello, Pietro Mici, Chiara Palmegani, Salvo Drago

e con Flavio Bonacci.
Regia, scene, costumi e luci Alessandro Serra
Produzione Compagnia Orsini e Teatro Stabile dell’Umbria

La nostra recensione dello spettacolo 

Il ritorno in scena di Umberto Orsini è di per sé un’ottima notizia. Dopo una settimana di sold out con         Il nipote di Wittgenstein (in scena a novembre al Teatro Duse), il fuoriclasse assoluto del teatro italiano è Il costruttore Solness di Henrik Ibsen, sul palcoscenico del Teatro Gustavo Modena da mercoledì 19 febbraio (ore 20.30).

Quello per l’opera del drammaturgo norvegese è un interesse vivissimo sbocciato molti anni fa: oltre alla potenza sprigionata dal copione ad affascinare Orsini sono sempre state le difficoltà della messa in scena di questo dramma della maturità di Ibsen.

In questo si è rivelato decisivo l’incontro con Alessandro Serra, il visionario regista sardo che ha raggiunto la fama internazionale grazie con il suo intensissimo Macbettu, versione barbaricina della tragedia shakespeariana, riconosciuto quale "miglior spettacolo dell'anno” ai Premi Ubu 2017 e rappresentato in tutto il mondo.

Halvard Solness è un vecchio imprenditore edile che nonostante abbia raggiunto un certo successo, è profondamente infelice. Alla perdita dei figli e alla lunga malattia della moglie, si somma la sua totale idiosincrasia per i giovani: nel fiore degli anni, agendo senza scrupoli, egli iniziò la sua scalata verso il successo ed ora è assediato dal timore di poter essere lui stesso spodestato con l’inganno.

Quando la giovane Hilde rientra di prepotenza nella sua vita, rammentandogli un incontro e una promessa fattale dieci anni prima, la sua esistenza viene travolta da un turbinio di emozioni. Fra vertigine e desiderio, vanità e riscatto, Solness avrà in dono qualche scampolo di rinnovata giovinezza ma si ritroverà presto sull’orlo di una voragine e sarà proprio lui, costruttore di intere città, a decretare la propria autodistruzione.

Il regista Serra ha deciso di ambientare il dramma ibseniano in luoghi grigi, oscuri, talora claustrofobici, con tagli di luce spesso obliqui e di affiancare ad Umberto Orsini un affiatato cast di giovani talenti fra cui Lucia Lavia nel decisivo ruolo di Hilde.

In una nota di regia si legge «Il costruttore Solness è la storia di tanti assassinii, di giovani che uccidono i vecchi spingendoli ad essere giovani e vecchi che uccidono se stessi nel tentativo di raggiungere l’impossibile ardore giovanile. Una storia segnata da uno spregiudicato esercizio del potere».